Il Bayern Monaco è in finale di Champions League, dove raggiunge il Borussia Dortmund. Bavaresi implacabili al Cam Nou: la semifinale di ritorno contro il Barcellona finisce 0-3 per un totale di 7 gol, contro gli 0 dei catalani.
match forse aperto nel primo tempo con un Barcellona che soffre ma sembra in grado di segnare almeno una rete. Nella ripresa alla prima occasione il Bayern segna e i catalani mollano la presa. Messi non entra e il Camp Nou è costretto a subire gli olè dei tifosi tedeschi al quarto anello. I bavaresi giocano alla perfezione rendendo bella una partita monocolore.
Game over. Questa non è solo una sconfitta che li elimina dalla Champions ma un vero e proprio giudizio universale del dio del calcio. Barcellona non è più la capitale del calcio europeo come lo è stata per un buon lustro, ora il calcio ha il duro e fiero accento tedesco.
Rade al suolo la squadra più titolata degli ultimi anni con una facilità disarmante. Se nel primo tempo gestisce e riparte, nel secondo tempo scava la fossa ai catalani. Gioca una calcio totale senza mai commettere un errore, tutti i suoi elementi sanno sempre cosa fare. Finale strameritata.
Non si ricorda un errore di arbitraggio. Conduce senza pecche la partita.
Barcellona
Ne prende tre ma potrebbero essere anche di più. Si fa beffare sul terzo gol quando Muller incorna sul suo palo.
Sempre presente sulla destra ma con ma manca la mira dei cross e tergiversa troppo quando deve saltare l’uomo.
Unico giocatore del Barca che si salva. Evita l’imbarcata nel primo tempo quando recupara su Robben e Su Mandzukic. Nel secondo tempo però segna l’autorete che vale lo 0-2.
In mezzo all’area ci capisce poco, i tedeschi vanno al tiro da ogni parte. Spesso alla rincorsa degli attaccanti.
(dall’86’) .
Spinge poco e male ed è inesistente in fase di copertura. Robben lo salta sempre con facilità trovandosi davanti a sé un’autostrada.
Sbaglia un gol da due passi che poteva far partire un ipotetica remuntada. Non all’altezza sia davanti a Neuer che nella zona centrale del campo.
(dal 55′) entra in un clima di delusione totale. Cerca di dare brio ad un attacco spento dal primo minuto ma fa pochissimo.
Dovrebbe fare da diga davanti alla difesa ma i tedeschi lo scavalcano quando vogliono. Lento quando si tratta di far ripartire l’azione ed in ritardo nella fase di contenimento.
Solo qualche dribbling sulla trequarti e poco altro. Manca tutto quel lavoro di perfezionamento della manovra che ha sempre contraddistinto don Andres.
(dal 60′) mezz’ora di corsa, niente altro. Ci si ricorda solo una giocata a saltare l’uomo ma poi basta.
Arriva un paio di volte al tiro, impegna Neuer nella sua unica vera parata con un tiro dalla distanza che il portierone tedesco mette sopra la traversa.
Schierato come “falso nueve” al posto dell’acciaccato Messi. Dialoga male con i compagni, viene spesso anticipato.
Prova a fare qualcosa partendo da destra ma non riesce mai a trovare l’ultimo passaggio. Scheggia un palo di testa a partita già ampiamente chiusa.
La condizione dei suoi è più che precaria. In difesa si soffre tantissimo subendo 3 gol che pesano più di una semplice sconfitta in casa. Con lui il Barcellona non fa più tremare le gambe, con lui i Blaugrana hanno perso la posizione di perno del calcio europeo.
Bayern Monaco
Viene inquadrato dalle telecamere solo in occasione delle due parate che è chiamato a fare. Poi ci si dimentica che è in campo anche lui.
A sinistra non passa nessuno, sia Pedro che Iniesta. Altra partita impeccabile sia in fase difensiva che quando si tratta di ripartire.
Sebbene non sia tra i difensori più rapidi e reattivi nel panorama europeo, contro i folletti catalani non va mai in difficoltà. Sempre in anticipo, annulla in area ogni trama avversaria.
Come il compagno gioca una partita di poca sofferenza. Contro di lui gli attaccanti di Vilanova non passano quasi mai.
Preferisce mantenere un assetto più difensivo che comuque viene premiato. Alves e Villa che transitano sulla sua corsia rimangono poco pericoloso.
Onnipresente. Come definito dal suo stesso allenatore è il centrocampista perfetto e, aggiungiamo noi, in una squadra perfetta. Annulla con una partita tutta la storia della mediana blaugrana.
(dal 67′) entra a partita già archiviata. Per lui più allenamento che vera partita.
Sembra incredibile al Camp Nou ma il basco del Bayern gioca una partita di ordinaria amministrazione del centrocmapo, mai un passaggio sbagliato e giusti interventi in nel recupero palla.
(dal 75′)
Straripante. Un vero fiume in piena canalizzato tutto sulla corsia di destra. Segna un gol “alla sua maniera” con la solita e risaputa finta a cui però tutti ci abboccano. Anche difensivamente si mostra un giocatore completissimo e di grande disponibilità
Segna il terzo gol e raccorda per tutta la partita centrocampo e attacco. Elemento che completa alla perfezione la fase offensiva del Bayern.
Migliore in campo. Determinante in fase di non possesso quando raddoppia tornando fino alla sua area ed eccezionale quando si tratta di ripartire. Salta sempre l’uomo e fornisce l’assit che poi Piqué senza volerlo trasforma nello 0-2.
Si sacrifica per la squadra dal primo all’ultimo minuto, in attacco cerca la profondità ma purtroppo per lui non riesce mai ad arrivare davanti a Valdes. Gioca alla perfezione con i compagni.
4-0 settimana scorsa. 0-3 questa sera. In totale sono 7-0, un risultato pazzesco se si pensa che davanti c’era il Barcellona. Il suo è un calcio totale e ultra offensivo. In una parola perfetto.
(Giorgio Davico)
Il tabellino
Marcatori: 3’st Robben, 27’st aut.Piquè, 31’st Muller
Barcellona (4-3-3): V.Valdes; D.Alves, Piquè, Bartra (42’st Montoya), Adriano; Xavi (10’st Sanchez), A.Song, Iniesta (20’st T.Alcantara); Pedro, Messi, Villa (Pinto, J.Dos Santos, Messi, Tello). All.Vilanova.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm (32’st Rafinha), J.Boateng, Van Buyten, Alaba; J.Martinez (29’st Tymoshchuk), Schweinsteiger (22’st Luiz Gustavo); Robben, Muller, Ribery; Mandzukic (Starke, Dante, Shaqiri, C.Pizarro, M.Gomez). All.Heynckes.
Arbitro: Skomina (Slovenia)
Ammoniti: Robben (Bay), D.Alves (Bar) e Piquè (Bar) per gioco scorretto.