Si riparte da 1-1 oggi alle 17.30 in gara-3 della finale scudetto tra l’Itas Diatec Trentino e la Copra Elior Piacenza. Nelle prime due partite hanno sempre vinto le formazioni che giocavano in casa, in sfide con andamento simile: chi ha vinto il primo set ha poi ceduto per 3-1 davanti al crescendo della formazione avversaria. Domenica Piacenza ha messo in mostra un grande Simon, fuoriclasse della pallavolo mondiale, ma anche uno straordinario veterano come Zlatanov e un giovane rampante come Vettori, mentre in gara-1 per Trento era stato decisivo Stokr. Finora dunque il fattore campo è risultato determinante: a Trento potrebbe andare bene così, visto che l’eventuale ‘bella’ si giocherà a casa sua, mentre la Copra deve vincere almeno una partita in trasferta. Se ce la facesse oggi, però, domenica avrebbe l’occasione d’oro di un match-point in casa. Di certo vivremo ancora tante grandi emozioni, come quelle del quarto set di gara-2. Abbiamo parlato di quello che ci aspetta con Dragan Travica, palleggiatore di Macerata e della Nazionale, a cui abbiamo chiesto un commento anche sulle sue due squadre. Ecco cosa ci ha detto in esclusiva per IlSussidiario.net.
Trento-Piacenza in parità, se l’aspettava? Sì, non mi meraviglio. Piacenza aveva tutte le carte in regola per battere Trento, la potenzialità necessaria per sconfiggere la squadra di Stoytchev.
Qual è stata l’arma vincente di Piacenza? Pur non avendo visto la partita, presumo che la battuta sia stata l’arma vincente di Piacenza, con cui ha messo in difficoltà l’Itas costringendola alla sconfitta.
Dove invece ha sbagliato Trento? Su questo non mi esprimo, non posso dare un giudizio obiettivo.
Adesso cosa succederà nella terza partita? E’ una bella domanda. Credo però che Trento sarà costretta a fare suo quest’incontro. Se Piacenza vincesse, infatti, avrebbe poi il match ball in casa e sarebbe veramente una situazione dura per l’Itas.
Come fermare Simon? Il cubano è un giocatore di grande livello tecnico, di un’altra categoria. Per fermarlo bisognerà che Trento punti su una grande battuta, mettendo in difficoltà così la Copra.
Andamenti simili finora, chi vince il primo set poi perde 3-1: c’è un motivo? Mi sembra che sia solo un fatto casuale, non ci vedo motivazioni particolari.
Potrebbe essere decisivo ancora una volta il fattore campo?
Penso proprio di sì, perché in queste serie così equilibrate il fattore campo spesso fa la differenza. E’ veramente fondamentale, decisivo.
Potrebbero contare anche le mosse dei due allenatori? Direi di sì, anche loro fanno parte della squadra e le loro decisioni e scelte tattiche potrebbero condizionare questa terza partita.
Il suo pronostico? Vedo Trento vincente.
Ci può dare un giudizio sulla stagione di Macerata? E’ stata un po’ particolare, certamente ci aspettavamo di più. Siamo stati condizionati dagli infortuni che hanno coinvolto specialmente due nostri giocatori durante la stagione. Poi a livello mentale abbiamo subito l’eliminazione dalla Champions League ad opera di Cuneo. Confermarci in Italia sarebbe stato bello, ma avere un riconoscimento anche europeo ci avrebbe fatto molto piacere.
Cosa si aspetta dalla Nazionale in questa estate? Mi aspetto di fare un buon Europeo, un po’ come quello che disputammo due anni fa. Sulla carta siamo una buona squadra. La formazione più forte è la Russia, ci sono poi alcune squadre di ottimo livello come la Polonia, la Serbia, la Bulgaria, la Germania. Noi ce la giocheremo fino in fondo per portare a casa il miglior risultato possibile.
(Franco Vittadini)