Bradley Wiggins oggi non è stato il solito cannibale a cronometro. Sarà per il guasto meccanico che gli è occorso all’inizio della tappa, sarà per la paura ad affrontare le discese dopo la spiacevole caduta di ieri, ma il corridore britannico non è riuscito a vincere la cronometro Gabicce Mare-Saltara. Al primo posto si è classificato Alex Dowsett, che ha distaccato il portacolori della Sky di 10 secondi. Terzo il corridore dell’Astana Kangert a 14”. Quarto a 21” – e qui sta la sorpresa – Vincenzo Nibali, che ha disputato una grande cronometro. Nibali da stasera è in maglia rosa. Un successo molto importante per il corridore siciliano, che certamente si trova in una situazione migliore del previsto dopo la tappa più favorevole al suo grande rivale. In classifica generale dopo Nibali c’è Cadel Evans a 29”, un altro avversario molto pericoloso, al pari Scarponi che è andato meglio del previsto. Male invece Hesjedal, che è stato la delusione della giornata. Domani si annuncia una tappa molto interessante, Sansepolcro-Firenze, su alcune strade del prossimo Campionato del Mondo in Toscana. Per parlare di Giro abbiamo sentito Ivano Fanini. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



Wiggins deludente, ci si poteva aspettare qualcosa di più da lui? Il corridore britannico ha probabilmente avuto paura in discesa dopo quello che è successo ieri. Non voleva mettere a repentaglio la sua incolumità fisica. Quest’anno ha grandi obiettivi, la vittoria al Giro e al Tour.
Quanto può averlo danneggiato il guasto meccanico all’inizio della tappa? Questo può aver inciso sicuramente, perché senza poteva arrivare primo. Credo però che se non è andato al massimo è stato proprio per una questione di testa, non ha voluto rischiare fino in fondo.
Grande Nibali, abbiamo scoperto un corridore capace anche di fare le cronometro? Nibali è molto migliorato, come ha dimostrato il suo quarto posto. C’è da dire che forse non gli conveniva indossare la maglia rosa già a questo punto del Giro. Non sarà facile per lui e per la sua squadra difenderla fino a Brescia. Ho paura che Wiggins e il Team Sky possano superarlo nelle grande salite che aspettano la Corsa Rosa.
Il percorso mosso lo ha aiutato? Direi di sì, le caratteristiche del tracciato lo hanno aiutato. Con un altro percorso probabilmente Wiggins avrebbe inflitto distacchi pesanti a tutti gli avversari.
Che giudizio può darci su Dowsett, il vincitore della tappa? Non lo conosco, non è comunque la prima volta che in determinati situazioni corridori per così dire sconosciuti vanno più forti del previsto.
Hesjedal ha invece deluso, come mai? Ho ancora fiducia in lui e penso che si rifarà alla grande. L’ho visto molto più tirato dello scorso anno.
Bene Evans, potrebbe essere un avversario pericoloso per tutti? Evans ha esperienza, è furbo, è un candidato serio al successo finale. Poi, e questo mi preme dirlo, è un ciclista pulito al 100%, non ha mai fatto uso del doping. Cose importanti soprattutto ora che finalmente si sta cercando di dare valore alla lotta contro il doping.
Ha fatto bene anche Scarponi, sarà un altro protagonista della corsa? 



Scarponi non penso che potrà lottare per la vittoria di questo Giro.
Come cambia lo scenario tattico dopo questa tappa in cui Wiggins non ha dominato? Credo poco, perché come ho detto prima lo squadrone Sky è quello più forte e dovrebbe dominare sulle grandi montagne.
E Nibali? Ho sempre considerato il siciliano un ottimo corridore, io l’ho definito un Gimondino, se vincesse il Giro sarebbe come Gimondi. Un altro corridore che mi piace tanto e’ Fabio Aru, un talento del nostro ciclismo destinato a seguire le orme di Nibali. E’ bello tra l’altro che siano venuti fuori Nibali dalla Sicilia e Aru dalla Sardegna, due regioni che non avevano mai espresso grandi campioni in questo sport. La geografia del ciclismo italiano si sta espandendo sempre di più.



 

(Franco Vittadini)