Buona prestazione di Sarita ma non sufficiente a battere un colosso come Serena Williams. L’americana infatti si è qualificata per la finale del torneo di Madrid (Wta Mandatory) battendo Sara Errani per 2 set a 0 (parziali 7-5 e 6-2) sul campo in terra rossa della Caja Magica. Erano quattro i precedenti in favore della statunitense e questa mattina ha confermato il trend positivo nei confronti dell’italiana. Sara Errani non parte bene nel primo game e l’americana si porta subito in vantaggio con una semplicità impressionante. Nonostante l’avvio, la Williams conferma ben presto di non essere al massimo della forma sulla terra rossa, come già si era visto nella partita precedente contro la spagnola Anabel Medina Garrigues: la Errani se ne accorge e comincia ad attaccare con personalità ribaltando la situazione e portandosi momentaneamente in vantaggio (1-3). Fin dalle prime battute si capisce che sarà uno scontro combattuto e nel 7° game, che si aggiudica la Williams per il 3-4, assistiamo allo scambio più avvincente tra le due semifinaliste. Sul finale del primo set la statunitense commette molti, troppi errori dalla battuta: spesso la prima è fuori misura, se non a rete, e in un paio di occasioni regala il punto all’avversaria per doppio fallo. Clamorose anche le occasioni valide per il set point, più volte rimandato, a causa di errori derivanti da mancanza di lucidità sotto rete, ma che alla fine arriva inesorabile. Dopo la breve sosta le due avversarie entrano in campo più determinate che mai: l’americana non ci sta e sa che può vincere come e quando vuole la partita, Sara Errani invece è intenzionata ad approfittare della brutta copia di Serena Williams che è scesa in campo nella prima frazione di gara. Il secondo set si apre all’insegna di uno strapotere targato Usa. Il 5° game in particolare, vinto ancora una volta dalla Williams, è una lezione vera e propria di tennis:
Serena apre con una ace, nella seconda battuta risponde al tiro debole della Errani con un dritto imprendibile a incrociare con angolo strettissimo, e si ripete con un altro servizio che manda la palla sulla linea a 156 km/h. “Come on!”, urla l’americana, andiamo in finale. Nel complesso una buona prestazione da parte di Sarita Errani, che esce dal campo tra gli applausi del pubblico e soprattutto tra quelli di Serena Williams. La statunitense ha rappresentato una montagna troppo ripida da scalare per l’italiana, che a un certo punto si è resa conto della difficoltà dell’impresa. Serena Williams dovrà affrontare nella finale Maria Sharapova, che ha battuto nell’altra semifinale la serba Ana Ivanovic. Uno scontro da titani.
(Mattia Baglioni)