Il Giro è giunto al primo giorno di riposo con Vincenzo Nibali in maglia rosa. Il corridore siciliano dopo la tappa Sansepolcro-Firenze ha 29” su un Cadel Evans grande protagonista finora. Uno scenario diverso da quello che ci si poteva aspettare al termine della prima parte della Corsa Rosa, che doveva essere caratterizzata soprattutto dalla cronometro di Saltara e invece ha riservato grandi emozioni ogni giorno. Nibali quindi potrebbe avviarsi a vincere il suo primo Giro, ma manca ancora tanto tempo e soprattutto le grandi montagne, a partire dall’arrivo di domani al Montasio e soprattutto il Galibier, lo Stelvio e le Tre Cime di Lavaredo che decideranno la corsa. La lotta per il successo finale dovrebbe riguardare Wiggins, Scarponi e un Hesjedal però attardato, oltre a Nibali ed Evans. Il Giro finora ha visto confermata la supremazia in volata di Mark Cavendish, decisamente lo sprinter più forte al mondo attualmente, la bella storia di Luca Paolini debuttante di successo a 36 anni ma anche tanti nomi emergenti, su tutti quello di Enrico Battaglin. Per fare un bilancio di queste prime giornate del Giro abbiamo sentito Vittorio Adorni, vincitore della Corsa Rosa nel 1965 e del Mondiale nel 1968. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



Sarà Nibali il vincitore del Giro? Non lo so, è ancora presto per dirlo. Mancano 13 giorni alla fine del Giro e potranno succedere ancora tante cose. Ci saranno le grandi montagne, bisognerà vedere se Nibali riuscirà a mantenere la maglia e cosa farà la sua squadra.

Perchè il corridore siciliano è più forte rispetto agli anni scorsi? Nibali sta dimostrando di essere molto migliorato sul piano fisico e della competitività. Ha l’età giusta per vincere un Giro e ne ha la possibilità. Ha già vinto una Vuelta e collezionato diversi piazzamenti nei grandi Giri. E’ capitano dell’Astana, una squadra importante, un ruolo di responsabilità a cui tiene particolarmente.



Potrebbe far bene anche al Mondiale che si correrà in Toscana? Il Mondiale sarà duro quest’anno, con un tracciato che potrebbe andare bene al corridore siciliano.

Nibali è l’erede di Pantani? No. Pantani era più forte in salita, Nibali è un corridore completo che va bene anche in montagna. Pantani resta un mito delle due ruote.
Wiggins invece non ha disputato finora un gran Giro, solo paura nell’affrontare le discese? Credo che il fatto che abbia piovuto spesso in discesa abbia frenato un po’ questo corridore. Penso comunque che lo ritroveremo sulle grande salite. Certo se pioverà ancora questo potrà favorire le doti di grande discesista di Nibali.
Lo squadrone Sky non è sembrato irresistibile. Quali sono le ragioni? Ha dato meno del previsto, non è riuscito ad aiutare Wiggins fino in fondo. Dovrebbe però essere pronto per le grandi salite del Giro.
Hesjedal ormai fuori dalla corsa per la vittoria? Ha perso molto finora, ma credo che potrà recuperare sulle prossime salite con qualche azione delle sue. Non lo metto ancora fuori gioco.



Evans meglio del previsto?

Sta facendo bene, comportandosi nel migliore dei modi. Un avversario pericoloso per tutti.

Saranno solo questi i corridori che si giocheranno la vittoria? Credo proprio di sì, non vedo altri corridori in grado di vincere il Giro.
Quali sono state invece le rivelazioni? I colombiani finora hanno disputato un bel Giro e poi ci metto Battaglin, che ha fatto un primo e un secondo posto. Due risultati molto positivi. C’è poi Aru, corridore che potrebbe aiutare Nibali nella gestione della corsa. Ha tanto talento, è una speranza del ciclismo italiano.

Cavendish imbattibile, quale velocista del passato le ricorda? E’ veramente formidabile. Penso però che ogni corridore appartenga alla sua epoca. Cavendish ormai fa parte della storia dei velocisti più grandi di tutti i tempi.
Giro già molto movimentato, grande spettacolo come piace alla gente… E’ un Giro bello, movimentato, in cui è cambiata spesso la maglia rosa, combattuto già prima che arrivino le grandi montagne. Un Giro che piace alla gente. Si parla di 25%-30% di share per quanto riguarda le telecronache Rai e di crescita di contatti internet. Il fatto poi che Nibali indossi la maglia rosa ha portato entusiasmo tra i tifosi italiani, che stanno seguendo con attenzione ancora maggiore la corsa.

 

(Franco Vittadini)