Il colombiano Rigoberto Uran (Sky) ha vinto la decima tappa del Giro d’Italia 2013, cioè il primo arrivo in salita posto al termine della Cordenons-Altopiano del Montasio (167 km), interamente in territorio friulano. In seconda posizione il suo connazionale Carlos Betancur, che ha preceduto Vincenzo Nibali. Giornata positiva per il siciliano, che consolida ulteriormente la sua maglia rosa in una giornata finalmente baciata dal sole sulle strade della Corsa Rosa. Cadel Evans sembra essere rimasto l’unico ostacolo per lo Squalo.



Sulla durissima salita di Cason di Lanza non ci sono stati grossi movimenti nel gruppo, dove si è verificata la cosiddetta ‘selezione dal basso’, cioè si è staccato chi non riusciva più a tenere le code del gruppo. Tra questi soprattutto un Ryder Hesjedal in crisi nera, ma anche Samuel Sanchez. Davanti a fare il ritmo si sono alternate Sky ed Astana, con gli uomini della maglia rosa attivi soprattutto nel finale, quando Nibali è passato davanti per poi fare il ritmo in discesa. Chi è scattato invece è stato Franco Pellizotti, mentre nel gruppo dei fuggitivi della prima ora era rimasto da solo il venezuelano Jackson Rodriguez, compagno di squadra proprio del campione d’Italia Pellizotti. Nel tratto di falsopiano restano davanti i soli Rodriguez e Pauwels, belga che faceva parte anch’egli della fuga da lontano, autore di una ottima discesa, mentre è Sky a tirare il gruppo dei migliori, nel quale erano rientrati numerosi corridori. Annullata la fuga già nelle prime rampe della salita finale verso il Montasio, a fare il ritmo costantemente la squadra di Sir Bradley (tornata sui suoi livelli migliori), ricominciano a staccarsi quei corridori che non tengono il passo dei migliori. Il primo allungo è proprio di Rigoberto Uran, lanciato strategicamente in avanscoperta dalla squadra britannica. In gruppo nessuno risponde e il colombiano guadagna subito un buon margine. Infatti l’Astana era rimasta con il solo Valerio Agnoli a disposizione del capitano. A Sella Nevea c’è battaglia per il traguardo volante con abbuoni: primo posto naturalmente per Uran, guadagnano qualche secondo anche Nibali (secondo) e Michele Scarponi (terzo). Subito dopo inizia il tratto più duro, ed è proprio Wiggins a perdere contatto. Scatenato Domenico Pozzovivo, atleta ideale con la sua agilità su pendenze così arcigne. Soffrono anche Scarponi e l’olandese Robert Gesink, che anzi vengono superati anche dallo stesso britannico.



Restano con la maglia rosa invece Evans e un eccellente Mauro Santambrogio, che vanno a riprendere Pozzovivo, ma subito dopo scatta Betancur (compagno di squadra del lucano). Comunque la tappa va ad uno splendido Uran, mentre l’altro colombiano deve accontentarsi di un’altra posizione d’onore dopo quella conquistata a Firenze. Nibali vince la volata ristretta per il terzo posto, Wiggins perde 37” (più 12 dei vari abbuoni) ed è sempre più lontano, così come Gesink e Scarponi.

 

(Mauro Mantegazza)

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