C’era da aspettarselo che Fabio Fognini non avrebbe superato l’ostacolo Rafael Nadal, e così è stato: lo spagnolo in appena più di un’ora si libera del sanremese con il punteggio di e vola al terzo turno degli Internazionali d’Italia, dove affronterà il qualificato Ernests Gulbis in un’altra partita per lui agevole, prima dell’eventuale classico dei quarti di finale contro David Ferrer. Dicevamo: ce lo aspettavamo, ma forse non così. Perchè si era detto prima della partita che Fognini giocava contro il più forte tennista di sempre sulla terra battuta e che, pur non al meglio, Nadal era nettamente favorito. Avevamo però anche detto che se c’era un modo per stare in partita, far giocare lo spagnolo e costringerlo a complicarsi la vita, era quello di aggredire ogni palla corta di Rafa, rimanere concentrato, trovare traiettorie che dessero fastidio al numero 5 del ranking ATP. Il problema è che Fognini tutto questo l’ha fatto poco: un po’ (molto) per bravura di Nadal, che ha iniziato picchiando all’inverosimile e trovando traiettorie sconosciute ai più; un po’ per colpa personale, perchè come spesso gli capita (ed è la ragione per cui la sua classifica non è migliore) Fognini è uscito mentalmente dalla partita, ha scagliato la racchetta per terra, affondato in rete una serie di colpi e a un certo punto si è anche sentito un distinto “vaffa” non si è capito a indirizzo di chi (ma probabilmente non di se stesso). Nadal è partito fortissimo: 2-0 con il break nel primo gioco. Sotto 2-1 Fognini si è procurato due palle per recuperare subito, ma Rafa gli ha reso impossibile fare meglio di un paio di colpi sballati, e così l’occasione è sfumata rapida come era arrivata. Salito 3-1 Nadal è scappato via infilando una serie di 15 colpi consecutivi, andando a vincere il primo set con un parziale di 27 colpi a 11 in 25 minuti. Nel secondo parziale Fognini ha rischiato immediatamente il tracollo quando ancora una volta è partito sotto 0-2, ma qui il talento si è fatto sentire e qualche colpo corto dello spagnolo è stato sfruttato appieno con affondi da parte del sanremese che gli sono valsi la palla break. Annullata, ma poi Fabio ne ha costruita un’altra che ha convertito. Peccato che la spinta si sia esaurita subito:
Nadal nel game successivo si è mangiato l’azzurro, è salito 5-2 con Fognini più impegnato a combattere contro la sua testa e non ha chiuso sul primo match point solo perchè Fognini ha avuto fortuna con il nastro. Fortuna ricambiata: al gioco seguente Rafa è andato agevolmente sul 40-0 e ha sfruttato subito un dritto a campo aperto che, beffardo, è rimbalzato sul nastro e poi nel campo avversario. Poco importa: la partita avrebbe comunque avuto vita breve. L’avventura di Fabio Fognini al Foro Italico si conclude al secondo turno, e con lui sono eliminati tutti gli italiani del torneo ATP. Rafa Nadal prosegue la corsa, nel tentativo di vincere il quinto torneo stagionale, il terzo della primavera sulla terra rossa dopo Barcellona e Madrid. Prima di arrivare in Italia aveva detto di non sentirsi troppo in forma: sarà anche vero, ma il fatto inquietante per tutti gli avversari è che su questa superficie Nadal al 70% resta comunque superiore.
(Claudio Franceschini)