Dovevano essere due dei principali favoriti del Giro d’Italia, ma la Corsa Rosa per Bradley Wiggins e Ryder Hesjedal è finita davvero troppo presto. La notizia dei ritiri dei capitani del Team Sky e della Garmin-Sharp apre la giornata che prevede la disputa della tappa più lunga di questo Giro, la Busseto-Cherasco di 254 km e ancora una volta sotto la minaccia del maltempo. Non le condizioni ideali per due big che hanno vissuto giornate molto difficili in questa corsa e che – non più in grado di combattere per risultati all’altezza delle loro capacità – hanno deciso di alzare bandiera bianca in questo venerdì 17. La sfortuna associata tradizionalmente a questa data, però, non c’entra: per il canadese vincitore del Giro 2012 i problemi sono iniziati nella cronometro di Saltara di sabato scorso, e martedì sull’arrivo in salita del Montasio aveva subito un ritardo di oltre 20 minuti. In classifica era soltanto trentottesimo, e dopo alcuni giorni di atroce sofferenza ha dovuto alzare bandiera bianca. Un po’ meno attesa è la decisione del vincitore del Tour dell’anno scorso, ma il fatto che ieri si sia staccato su una discesa da un Gpm di quarta categoria e poi non sia riuscito a tenere il ritmo del gruppo nemmeno in pianura ci dimostra che anche il britannico sta davvero male. Dunque, la tappa di Treviso lo ha fatto uscire dai primi dieci della classifica generale, e con una infezione alle vie respiratorie in corso Sir Bradley e la sua squadra hanno deciso che non fosse il caso di continuare. Il suo mirino ora si indirizza sul Tour, mentre per il successo di questo Giro la lotta sembra sempre più ristretta a Vincenzo Nibali e Cadel Evans. Sperando naturalmente che il maltempo imperante in uno dei mesi di maggio più brutti che si siano mai visti in Italia non ci metta ancora lo zampino…



(Mauro Mantegazza)

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