Tappa e maglia. Vincenzo Nibali era già il padrone della maglia rosa, ma dopo la nettissima vittoria nella cronoscalata Mori-Polsa di oggi ha messo una serissima ipoteca anche sul primato finale: Brescia è sempre più vicina, e non si vede chi possa contrastare il capitano dell’Astana. Oggi il campione siciliano ha dato a tutti i suoi avversari una chiara dimostrazione di superiorità fin dalle prime pedalate di questa frazione così importante. Approfittando pure del crollo del suo avversario più pericoloso, cioè Cadel Evans, ora il suo vantaggio sull’australiano della Bmc è di 4’02”. Salvo crolli clamorosi del leader nelle ultime due tappe alpine, nei prossimi due giorni si lotterà solamente per gli ultimi due gradini del podio: infatti Evans conserva solo 10” su Rigoberto Uran (che dunque si trova a 4’12” da Nibali), e non è così lontano nemmeno Michele Scarponi, ora quarto a 5’14” dal primato e a 1’02” dal podio. La tappa di oggi, come ci si attendeva, ha dunque dato un fortissimo scossone alla classifica, dal momento che richiedeva di unire nel migliore dei modi le doti contro il tempo e quelle in salita: e il più forte è senza dubbio lo Squalo messinese. Anzi, a questo punto l’unico dubbio è: può essere il più forte al mondo per le grandi corse a tappe? Chi ci ha rimesso molto nella tappa di oggi invece è Mauro Santambrogio, scivolato dalla sesta all’ottava posizione: il lombardo della Vini Fantini è splendido protagonista fin da gennaio, e probabilmente ora sta finendo le energie, ma il suo Giro merita comunque applausi. Appassionante la lotta per la maglia bianca della classifica dei giovani: il polacco Rafal Majka ha preceduto di 7” il colombiano Carlos Betancur e gli ha strappato il primato per soli 2” (al via aveva un ritardo di 5”). Nei prossimi giorni si annuncia quindi grande battaglia fra questi due talenti, che sono rispettivamente sesto e settimo in classifica generale e quindi protagonisti anche in senso assoluto. La brutta giornata di Evans si riflette anche nel mancato sorpasso a Mark Cavendish nella classifica a punti, che stamattina appariva scontato: iniezione di fiducia per il velocista inglese che ha deciso di rimanere in corsa con il sogno di portare fino alla fine la maglia rossa.



Maltempo permettendo, domani è in programma la diciannovesima tappa, una delle più attese, temute e desiderate. La Ponte di Legno-Val Martello (139 km) è corta ma durissima, con il Gavia e lo Stelvio sul percorso prima dell’arrivo in salita: 59 km di strada che sale, con lo Stelvio che è la Cima Coppi. Salite su cui si scrive la storia, emozioni da non perdere – come tutti speriamo. In ogni caso, la Rcs ha già pronto un piano alternativo con salite comunque impegnative ma altitudine minore: lo spettacolo non dovrebbe risentirne.



 

1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 73h55’58”

2. Cadel EVANS (Aus, Bmc) a 4’02”

3. Rigoberto URAN (Col, Sky) a 4’12”

4. Michele SCARPONI (Ita, Lampre-Merida) a 5’14”

5. Przemyslaw NIEMIEC (Pol, Lampre-Merida) a 6’09”

6. Rafal MAJKA (Pol, Saxo-Tinkoff) a 6’45”

7. Carlos BETANCUR GOMEZ (Ag2R-La Mondiale) a 6’47”

8. Mauro SANTAMBROGIO (Ita, Vini Fantini-Selle Italia) a 7’30”

9. Benat INTXAUSTI (Spa, Movistar) a 8’36”

10. Samuel SANCHEZ (Spa, Euskaltel-Euskadi) a 9’34”

 



1. CAVENDISH (Gbr) 113; 2. Evans (Aus) 109; 3. Nibali (Ita) 103.

1. PIRAZZI (Ita) 79; 2. Visconti (Ita) 45; 3. Rodriguez (Ven) 41.

1. MAJKA (Pol) in 74h02’43”; 2. Betancur (Col) a 2”; 3. Kelderman (Ola) a 10’18”.

(Mauro Mantegazza)