Siamo a pochissimi minuti dal fischio d’inizio della finale di Champions League Borussia Dortmund-Bayern Monaco, e sono state da poco rese note le formazioni ufficiali delle due squadre che si affronteranno in questo inedito derby tedesco. Diciamo subito che non ci sono state sorprese: scenderanno in campo gli unici che erano attesi alla vigilia. L’unico dubbio era legato a Hummels, il difensore del Borussia che però è pienamente recuperato dall’infortunio che lo aveva bloccato nell’ultima partita di campionato e dunque sarà il leader della retroguardia di Klopp. Nessuna novità dunque, si affronteranno due schemi speculari, dal momento che entrambe le squadre utilizzano il 4-2-3-1 con tanti giocatori di qualità. Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Bender, Gundogan; Blaszczykowski, Reus, Grosskreutz; Lewandowski. All. Klopp. Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Alaba; Javi Martinez, Schweinsteiger; Robben, Muller, Ribery; Mandzukic. All. Heynckes.
Questa sera a Wembley è in programma la finale della Champions League 2012-2013. Dunque sapremo il nome della squadra campione d’Europa di calcio, anche se abbiamo già la certezza che sarà tedesca: il derby Borussia Dortmund-Bayern Monaco infatti caratterizzerà questa sfida sempre affascinante. Si tratta della prima sfida fra due squadre della Germania in finale, mentre in assoluto è il quarto derby tra formazioni della stessa Nazione con il palio la Coppa dei Campioni. In ogni caso, Borussia-Bayern sarà il giusto sigillo ad una stagione nella quale le due compagini hanno espresso un ottimo calcio e hanno imposto la Bundesliga come nuovo campionato di riferimento a livello internazionale. Soprattutto la stagione dei bavaresi di Jupp Heynckes è stata memorabile: campionato a dir poco dominato con la bellezza di 25 punti di vantaggio sulla seconda, appunto il Borussia, e una serie pazzesca di record (per citare solo il principale: 91 punti in 34 giornate), finale sia in Champions sia in Coppa di Germania – che sarà settimana prossima –, con ancora intatta la possibilità di centrare la tripletta che per l’ultima volta riuscì all’Inter nel 2010. Il Bayern però ha un tabù da sfatare nelle finali europee: dopo la tripletta di successi negli anni Settanta (1974, 1975, 1976), i bavaresi hanno perso cinque delle ultime sei finali disputate, dal 1982 fino all’anno scorso, con la dolorosissima sconfitta nello stadio di casa e l’unica felice eccezione del 2001, che fece seguito ad un’altra atroce beffa, la rimonta subita nei minuti di recupero ad opera del Manchester United nel 1999.
Il Borussia di Jurgen Klopp, che negli ultimi due anni si era laureato campione di Germania, quest’anno non è riuscito a tenere il passo degli scatenati rivali in campionato, ma si è regalato un cammino europeo eccellente a partire già dal primato in un girone difficilissimo, fino a giungere alla seconda finale della sua storia dopo quella vinta nel 1997 contro la Juventus. I nomi dei giocatori gialloneri non erano famosissimi fino a qualche mese fa, ora sono sulla bocca di tutto il mondo. Un tocco di Italia ci sarà grazie all’arbitro Nicola Rizzoli, ed è la settima finale diretta da un nostro fischietto. Ufficialmente in casa giocherà il Borussia Dortmund: la squadra di Klopp ha iniziato il cammino nel “girone della morte” con Real Madrid, Manchester City e l’Ajax. La prima pietra di questa finale è però stata messa proprio allora: tre vittorie su altrettante partite in casa, imbattuta anche nelle due trasferte a Manchester e al Bernabeu, gioco spumeggiante e grande qualità. In realtà non era una sorpresa, proprio perché negli ultimi due anni questa squadra aveva vinto la Bundesliga, ma per la prima volta in quel girone è riuscita a farsi apprezzare anche all’estero. Negli ottavi arrivò la sfida fra rivelazioni contro lo Shakhtar Donetsk: 2-2 in Ucraina, poi un 3-0 da manuale al Westfalen Stadion per approdare ai quarti. Qui è arrivato l’unico piccolo passaggio a vuoto, e contro il Malaga i tedeschi si sono salvati solo nei minuti di recupero della partita di ritorno. Poi però è arrivato il memorabile 4-1 inflitto al Real Madrid nella semifinale d’andata, e la resistenza nel ritorno in Spagna è valsa l’approdo all’ultimo atto. Sulla carta è sfavorito, ma come ci ha detto Stefano Bizzotto nell’intervista di presentazione della partita sarebbe un errore enorme darlo già sconfitto: lo dimostrano anche gli scontri diretti, il Bayern fa tantissima fatica a battere il Borussia. Dall’altra parte il Bayern Monaco ha cominciato il suo cammino vincendo il suo girone contro Valencia, Bate Borisov e Lilla, con l’unico passaggio a vuoto della sconfitta in Bielorussia. Negli ottavi il perentorio 3-1 a Londra contro l’Arsenal fu il primo chiaro messaggio all’intera Europa da parte dei bavaresi, anche se nel ritorno – affrontato con una certa leggerezza – arrivò la sconfitta casalinga per 2-0 che mise i brividi all’Allianz Arena. Brividi che non si sono più ripetuti: nei quarti la Juventus è stata liquidata con un doppio 2-0, ma figura ancora peggiore ha fatto il Barcellona, seppellito sotto un 7-0 complessivo che è stato un vero e proprio passaggio di consegne fra regine. Jupp Heynckes vuole lasciare diventando il quarto allenatore a vincere la Coppa Campioni con due squadre diverse (dopo quella con il Real Madrid nel 1998), dopo Happel, Hitzfeld e Mourinho, la formazione è al completo salvo i lungodegenti (clicca qui per leggere le probabili formazioni), mentre il Borussia deve fare a meno per infortunio di Mario Gotze, che sarebbe stato l’uomo più atteso della partita visto che in estate passerà al Bayern. Ma ora è giunto il momento di vedere cosa succederà a Wembley: la finale di Champions League Borussia Dortmund-Bayern Monaco sta per cominciare…
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