E’ tutto pronto per Roma-Lazio, la finale di Coppa Italia che chiude ufficialmente la stagione 2012/2013 di Serie A. Abbiamo anche le formazioni ufficiali delle due squadre: novità in casa Roma, avevamo detto che il ballottaggio tra Destro e Osvaldo si sarebbe trascinato fino all’ultimo e infatti è il marchigiano che si prende la maglia da titolare, in forza di una manifestazione che l’ha visto protagonista. Il resto è tutto confermato, a cominciare dall’impiego di Marquinhos sulla fascia destra di difesa e di Bradley che ha il posto al fianco di de Rossi in mezzo al campo. Nella Lazio invece non cambia nulla: c’è Konko a destra con Radu a sinistra, si rivede il 4-1-4-1 e l’unica punta è Miroslav Klose, che può festeggiare oggi il primo trofeo al di fuori della Germania (in patria ne ha invece vinti 7).  1 Lobont; 3 Marquinhos, 29 Burdisso, 5Castan, 42 Balzaretti; 4 Bradley, 16 De Rossi; 8 Lamela, 10 Totti, 7 Marquinho; 22 Destro. A disp.: 13 Goicoechea, 55 Svedkauskas, 23 Piris, 46 A. Romagnoli, 35 Torosidis, 11 Taddei, 27 Dodò, 48 Florenzi, 15 Pjanic, 20 Perrotta, 77 Tachtsidis, 47 Lucca, 9 Osvaldo. All.: Andreazzoli.



22 Marchetti; 29 Konko, 20 Biava, 27 Cana, 26 Radu; 24 Ledesma; 87 Candreva, 23 Onazi, 8 Hernanes, 19 Lucic; 11 Klose. A disp.: 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 3 Andre Dias, 17 Pereirinha, 33 Stankevicius, 15 Gonzalez, 6 Mauri, 7 Ederson, 4 Crecco, 18 Kozak, 99 Floccari. All.: Petkovic.

E’ tutto pronto: alle 18 di oggi si gioca Roma-Lazio, ultima partita della stagione 2012/2013. E’ la finale di Coppa Italia, ultimo trofeo ancora da assegnare, che naturalmente vale anche un posto in Europa League. Infatti, le due squadre hanno fallito l’appuntamento con le coppe internazionali in campionato: la Roma ha effettuato il sorpasso ai danni della Lazio all’ultima giornata, ma il sesto posto dei giallorossi non è sufficiente per l’obiettivo, così ora la partita di questa sera oltre a valere un trofeo in più in bacheca rappresenta anche una possibile svolta alla stagione, perchè perdere il derby significherebbe restare fuori dalle coppe. Per di più si tratta di una stracittadina, la più calda d’Italia: diciamo allora che ci sono dei temi portanti piuttosto interessanti, prima ancora di analizzare le squadre in campo con le scelte degli allenatori (clicca qui per le probabili formazioni). E’ una partita talmente sentita nella capitale che anche Papa Francesco, in visita ad una parrocchia romana, si è lasciato andare ad una battuta (clicca qui per il video). Tanto spettacolo, anche prima della partita: sarà infatti Psy, il creatore di Gangnam Style, a intrattenere il pubblico prima della partita. E’ la prima assoluta del derby romano in una finale di coppa, ma il derby c’era già stato in due occasioni: nella finale doppia del 1938 (vittoria della Juventus sul Torino) e in quella unica del 1977, con il Milan che si impose sull’Inter. Questa sera si affrontano due squadre che hanno vinto in toale 14 volte la Coppa Italia: è record per la Roma, che con 9 condivide il primato con la Juventus; l’ultima è arrivata nel 2008, seconda consecutiva nell’era di Luciano Spalletti quando arrivarono anche due finali perse (più una nel 2010 con Claudio Ranieri, e una nel 2003 per limitarci a questo inizio di millennio). 
La Lazio ha vinto cinque volte la Coppa Italia, ma ben quattro trionfi (dopo quello del 1958) sono arrivati nelle ultime 15 edizioni: nel 1998 contro il Milan in finale, nel 2000 (anno della doppietta campionato-coppa) contro l’Inter, quindi nel 2004 contro la Juventus e infine nel 2009 contro la Sampdoria, ai calci di rigore. Inoltre, va fatta molta attenzione a un dato: i biancocelesti hanno vinto in cinque delle sei occasioni in cui sono arrivati in finale, l’unica eccezione è lo 0-2 subito dalla Fiorentina nel 1961. I giallorossi invece in più di un’occasione hanno conosciuto la sconfitta all’ultimo atto. La formula del torneo prevede la finale in gara secca dal 2007/2008, ma in realtà si era già giocato così nello storico 1922 e poi nelle edizioni 1935/1936 e 1936/1937, e poi ancora tra il 1942/1943 e il 1979/1980, anno in cui ancora la Roma si impose ai calci di rigore contro il Torino. In partite come quella di stasera la tenuta mentale, la capacità di rimanere concentrati fino all’ultimo minuto può fare la differenza più del tasso tecnico a disposizione. La pensa così anche Felice Pulici, portiere della Lazio scudettata nel 1974. Nell’intervista prepartita (clicca qui per leggerla) l’ex estremo difensore biancoceleste ha indicato nelle fasce la zona di campo in cui potrebbe decidersi la partita. Non a caso una delle novità tattiche previste riguarda lo spostamento del difensore centrale Marquinhos, che solitamente gioca centrale, sulla corsia di destra. Questo anche per controllare meglio le incursioni laterali di Lulic e Candreva, gli esterni della Lazio che mister Petkovic usa invertire a partita in corso. L’ex centrocampista della Roma Stefano Desideri (clicca qui per leggere la sua intervista prepartita) è d’accordo con questa mossa da parte di Aurelio Andreazzoli, che in caso di successo potrebbe anche coltivare una speranziella di conferma, per quanto esigua appaia. Qualche ballottaggio resterà irrisolto sino all’ultimo. In casa Roma per esempio hanno ripreso quota le possibilità di Osvaldo, quando nei giorni scorsi Mattia Destro sembrava destinato alla maglia da titolare in attacco. E’ difficile stabilire quale dei due sia meglio per l’occasione: forse Osvaldo offre qualche garanzia in più in termini realizzativi, ma Destro ha dalla sua il maggiore affetto dei tifosi che hanno spesso fischiato l’italo-argentino in questa stagione. Nella Lazio invece vige un dubbio a centrocampo, dove il nigeriano Onazi dovrebbe essere preferito a Gonzalez: non è detto però che alla fine Petkovic punti dal primo minuto sull’uruguaiano, chè ha più esperienza e quest’anno ha dato prova di grande affidabilità. Ora non resta che dare la parola al campo: Roma-Lazio, finale di Coppa Italia, sta per cominciare… 



 

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