Ha preso il via l’attesa finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio (clicca qui per seguire la diretta), in programma dalle ore 18 allo Stadio Olimpico della capitale. Poco prima del fischio d’inizio però, sul palco allestito al centro del campo, è salita la popstar coreana Psy, autore del tormentone Gangnam Style, capace di raggiungere un miliardo e mezzo di visualizzazioni su YouTube e 7 milioni di “mi piace”. E se le tifoserie delle due squadre poco si sopportano fuori e dentro lo stadio, si sono dimostrate unite durante l’esibizione, con tanto di balletto che l’ha reso celebre, dell’artista asiatico: durante tutta la durata del brano, infatti, entrambe le curve hanno fatto partire bordate di fischi così alte che è stato addirittura necessario alzare al massimo il volume della base delle canzoni. E mentre sugli spalti esplodevano anche alcuni petardi, un’altra parte dello stadio si lasciava andare a dei sonori “buu” che hanno ancora di più rovinato l’esibizione. Psy comunque aveva già ben chiaro a cosa sarebbe andato incontro: “Capisco il clima, so di cosa si tratta – aveva detto in mattinata -: la stessa cosa succede fra due team in Corea”. Poi aveva aggiunto: “Io devo soltanto far divertire il pubblico prima della partita. Anche gli artisti, come gli atleti devono mostrare il proprio gioco alla gente. In questo non c’è molta differenza fra chi sale sul palco e chi scende in campo. Ma grazie al cielo, noi non abbiamo perdenti e vincenti”.