Niente da fare per Paolo Lorenzi, che è stato sconfitto dal tedesco Kamke in cinque set: il tennista romano ancora una volta ha dimostrato di esaltarsi quando in campo la partita diventa una battaglia, ha rimontato da 3-6, 3-6 fino ad arrivare al parziale decisivo, si è trovato avanti di un break ma quando si è trattato di portarsi verso la vittoria gli è mancata la lucidità per farlo. Applausi comunque: potevamo aspettarci una sconfitta, ma certamente Lorenzi ha mostrato progressi. Fuori anche Karin Knapp, battuta da Sloane Stephens: anche qui era annunciato, ma abbiamo sperato quando Karin si è trovata avanti di un break nel secondo set, prima di cedere alla maggiore classe e concretezza della grande speranza futura americana. Le notizie negative finiscono qui: gli altri italiani avanzano al secondo turno del Roland Garros, a cominciare da Fabio Fognini che si libera agevolmente di Andreas Beck in tre set e ora aspetta Rosol (giustiziere di Rafa Nadal a Wimbledon 2012). Roberta Vinci non ha problemi, in mattinata, a liberarsi della francese Foretz Gacon, Francesca Schiavone conferma di essere in buona forma battendo quasi sbadigliando l’ungherese Czink (permettendosi anche di addormentarsi, già che siamo in tema, e farsi rimontare dal 5-2 fino a dover giocare il tie break). Mentre in campo Flavia Pennetta ha dominato il primo set contro Kirsten Flipkens (potrebbe essere la quarta italiana al secondo turno) e Camila Giorgi gioca domani (come anche Simone Bolelli), la giornata degli Open di Francia stava per raccontarci il sorpresone: Nadal infatti si è trovato sotto di un set e 0-3 nel tie break del secondo contro il carneade Daniel Brands. Nella sua mente ha rivisto i Championships e quel colosso ceco che lo prendeva a pallate: si è ripreso quando l’avversario ha sbagliato una comoda palla per andare 4-0, e da lì non ha più sbagliato, ma che sudata. Quella che non ha fatto Jo-Wilfried Tsonga, che sa di portare un peso sulle spalle che può schiacciarlo: ricorre quest’anno il trentennale dalla vittoria di Yannick Noah, ultimo francese capace di prendersi lo Slam parigino. Tutto facile oggi per il numero 6 del torneo contro Aljaz Bedene, ora contro il veterano Jarkko Nieminen sarà leggermente più dura. Avanti tutti gli altri big, a eccezione…



… di Juan Monaco, battuto sorprendentemente da Gimeno-Traver. In campo femminile, nel momento in cui scriviamo Maria Sharapova ha dominato contro Su-Wei Hsieh e ora trova – come a Miami – Eugenie Bouchardche ha battuto Tsvetana Pironkova. D’accordo che la bulgara sulla terra rossa non è troppo competitiva, ma questa canadese del 1994 che a livello juniores ha fatto benissimo va tenuta d’occhio. Così come Garbine Muguruza (1993), che ha vinto la battaglia delle “babies” contro la Pliskova (1992) rimontandole un set. Le teste di serie ci sono tutte: nette le vittorie di Caroline Wozniacki contro Laura Robson (poteva essere una partita insidiosa), di Na Li (campionessa qui nel 2011) contro la Medina Garrigues nonostante qualche sussulto nel secondo set e di Agnieszka Radwanska contro Shahar Peer. Se tutto va come deve andare, per la polacca al terzo turno ci sarebbe il derby in famiglia contro la sorella Urszula. Domani però c’è il rischio pioggia: il programma potrebbe decisamente rallentare.



 

(Claudio Franceschini)

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