Il Benfica si qualifica alla finale di Europa League, in programma il prossimo 15 maggio all’Amsterdam Arena. Troverà il Chelsea, che ha eliminato il Basilea. Al Da Luz di Lisbona i portoghesi hanno vinto per 3-1, ribaltando lo 0-1 dell’andata e passando col risultato complessivo di 3-2. A segno Gaitan e Cardozo, quest’ultimo con una doppietta: a nulla serve il momentaneo 1-1 di Kuyt su calcio di rigore. Nota dolente la squalifica del terzino Maxi Pereira, che era diffidato ed è stato ammonito.



Benfica-Fenerbahçe è stata una partita molto godibile, dal ritmo di gioco alto e a tratti tambureggiante, anche se spesso a senso unico. Il Benfica ha recuperato in fretta il gol di svantaggio ma non si è fermato lì; di contro il Fenerbahçe si è difeso soffrendo ma è riuscito a realizzare un gol, il che ha reso la sfida più saporita. Livello tecnico globale più che buono. 



Bella partita delle Super Aquile che hanno mantenuto la promessa: rimonta in casa doveva essere e così è stato. Rispetto all’andata Jorge Jesus ha inserito Gaintan dal primo minuto (sinistra) e Lima in attacco, a togliere attenzioni a Cardozo ed aprire opzioni sul fronte offensivo, completato da Salvio sulla destra. Il rientro di Luisao ha giovato alla difesa, così come quello di Enzo Perez (era squalificato) al centrocampo che ha imposto da subito ritmi martellanti, scardinando l’argine avversario. La vittoria con due gol di scarto è meritata, e tutto sommato anche la qualificazione. 



Le assenze di Webo in attacco e soprattutto Meireles e Topal in mezzo hanno pesato. Premesso ciò il Fenerbahçe ha in parte deluso per l’incapacità di organizzare la fase difensiva, troppo spesso perforata a centrocampo e poco protettiva verso l’area. In attacco è stato fatto poco ma era più prevedibile, vista la situazione ambientale e di punteggio. La squadra di Kocaman saluta comunque a testa alta: è stata un avversario impegnativo per tutti, cui in fin dei conti la finale è sfuggita per un gol e spiccioli. 

Concede un rigore eccessivo, peraltro viziato da fuorigioco. Da lì la partita diventa saponetta, e fatica non poco a riprenderla in mano. Valuta bene due episodi successivi in area turca (mano involontaria di Korkmaz, che si colpisce da solo, e tuffo di Gaitan)

Una parata e spiccioli per tempo: non trascendentale ma importante.

Spinta continua anche se non sempre qualitativa, in difesa su Erkin non ha problemi.

Sfortunato nell’episodio del rigore, sta sul pezzo pur lasciando a Luisao le incombenze più pesanti.

La sua presenza compatta la difesa: lotta con Sow e ne esce bene, quando può imposta.

Perde Sow alla mezz’ora, poi cresce nella fase di controllo, centellinando le salite.

Utile più di corsa che palla al piede: tiene basso Ziegler e piazza qualche cross, si accende ma non infiamma.

Governa il centrocampo, è quasi sempre al posto giusto per smistare correttamente la palla, nè disdegna la fase di contrasto.

Porta la sua furia in mezzo al campo e buca spesso la trequarti; talvolta esagera di foga.

Un gran gol d’esterno e diverse leccornie mancine, in mezzo qualche pausa ma anche tanta corsa dal 90′ RODRIGO s.v.

E’ utile perché apre spazi per Cardozo o chi per lui, ma tecnicamente aggiunge poco, ed anzi sbaglia un paio di tiri. Di buono il cross per il primo gol.

Due gol, due quasi gol, di sponda sbaglia poco: la trequarti del Da Luz è il suo salotto, arreda come vuole dall’87’URRETA s.v.

All.J.JESUS 7 Schiera una formazione aggressiva e votata all’attacco: aveva ragione quando diceva di puntare sul ritorno in casa.

Fenerbahçe

Capitola senza colpe.

All’andata c’era John, adesso trova Gaitan: paga il gap, non riesce ad alzarsi sulla destra. Colpito duro al volto: esce in barella ma per fortuna non è grave dal 60’IRTEGUN 6 Mezz’ora di sostegno, tra difesa e rilancio.

Forse un metro di troppo a Cardozo sul 2-1, ma con Lima lavora bene dal 75’STOCK 6 Una bella legnata di destro che impegna Arthur

Non sale in tempo sull’1-0, perde il confronto con Cardozo, che aveva intrappolato all’andata.

Troppo poco contro un Salvio che pure non aveva la bacchetta accesa.

Non riesce a fare argine a centrocampo, bypassato spesso dal 45′ M.TOPUZ 5,5 Qualcosa in più in termini di grinta e recupero, ma lì in mezzo il Benfica ha quasi sempre la meglio.

Cerca di non buttare la palla, la passa con lucidità e crea una bella occasione nella ripresa. 

Segna il rigore con freddezza, ma poi sbaglia un gol a porta semi vuota e non riesce a rendersi utile nelle due fasi come all’andata

Classe ’94, mostra coraggio e un’intraprendenza che però emerge solo a tratti, per l’andazzo negativo della gara. Comunque da tenere d’occhio.

Guadagna un rigore che non c’è: è forse l’unico merito in una partita che non registra suoi contributi degni di nota (e del suo sinistro).

Una bella girata e una “puntazza” nel primo tempo, poi si sacrifica

All.KOCAMAN 5,5 Paga le assenze per squalifica, ma il Fenerbahçe versione trasferta è un pò troppo molle.

 

Il tabellino

Marcatori: 10’Gaitan (B), 23’rig.Kuyt (F), 35’Cardozo (B), 67’Cardozo (B)

Benfica (4-4-2): Arthur; A.Almeida, Garay, Luisao, M.Pereira; Salvio, Matic, E.Perez, Gaitan (90’Rodrigo); Lima, Cardozo (87’Urreta) (P.Lopes, Jardel, Melgarejo, C.Martins). All.J.Jesus.

Fenerbahçe (4-2-3-1): V.Demirel; G.Gonul (60’Irtegun), Yobo (75’Stock), E.Korkmaz, Ziegler; S.Sahin (45’M.Topuz), Cristian; Kuyt, S.Uçan, C.Erkin; M.Sow (Gunok, A.Kalidrim, Simsek, Senturk). All.Kocaman

Arbitro: Lannoy (Francia)

Ammoniti: M.Pereira (B), Cristian (F), C.Erkin (F) per gioco scorretto. E.Perez (B) per proteste

 

(Carlo Necchi

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