E adesso come finirà? Forse c’era da aspettarselo che sarebbe andata così: le avvisaglie c’erano già state un paio di giorni fa, quando il direttore sportivo dell’Empoli Marcello Carli aveva tuonato contro la Federazione, rea di essere poco flessibile e di non venire incontro alle società. Per il momento sappiamo solo che l’Empoli ha presentato un’istanza alla FIGC per avere a disposizione Vasco Regini e Riccardo Saponara per il ritorno della finale dei playoff di serie B (ieri sera al Castellani è finita 1-1) e che i due giocatori in questione non si sono presentati al raduno dell’Under 21 di Milanello, da cui poi dovrebbero partire alla volta di Israele per giocarsi l’Europeo. Una vicenda complicata, che vale la pena ricostruire. Si parte da agosto, quando le società di serie B approvano il calendario varato dalla Lega Calcio per la stagione 2012/2013. Allora degli Europei di categoria si sa già, ma l’appuntamento è talmente lontano che il fatto di poter perdere qualche giocatore in vista dei playoff sembra decisamente fuori luogo; tanto più che l’Empoli inizia male la stagione e si ritrova invischiato nella lotta per non retrocedere. Poi però i toscani scalano la classifica e con una rimonta incredibile guadagnano il diritto a giocarsi gli spareggi per la promozione. A quel punto, l’incoveniente diventa di attualità; perchè nel frattempo Devis Mangia convoca Regini e Saponara, due punti fermi della squadra di Maurizio Sarri che, battendo il Novara, raggiunge la finale. Naturalmente la società contatta immediatamente la Federazione per avere una deroga: ovvero, far partire i due calciatori lunedi e non venerdi, per averli a disposizione anche per la partita di ritorno. E qui la storia si fa quantomeno paradossale, perchè la FIGC invece di concedere il permesso (cosa sarebbe costato, dopotutto?) si rivela inflessibile: o i due partono subito, o non partono per niente, ci sono delle regole che valgono per tutti e non le si può aggirare. L’Empoli sembra ingoiare il boccone amaro: gioca la partita contro il Livorno, la pareggia e poi, intravista la possibilità di centrare la serie A, semplicemente si rifiuta di dare ascolto alla Federazione. Non sappiamo se i calciatori abbiano deciso di spontanea volontà di non aggregarsi alla Nazionale o se la società toscana abbia forzato la mano;
Sappiamo solo che c’è l’istanza, e che ora bisognerà capire – nello spazio di due giorni, perchè domenica si gioca all’Ardenza – se ad avere ragione sia la FIGC o l’Empoli. La vicenda, a essere sinceri, può essere letta da due punti di vista: se ci sono delle regole bisogna rispettarle, ma è pur vero che in questo caso era nell’interesse di tutti fare il canonico strappo, anche perchè due giorni non avrebbero certo cambiato la vita di nessuno. Detto questo, ha ragione Carli quando dice che il calendario andava pensato e ragionato meglio, ma l’Empoli sbaglia perchè di fronte al rifiuto avrebbe comunque dovuto far partire i giocatori per Milanello e, nel caso, aspettare novità. E torniamo dunque all’inizio: come finirà?