Il mese di giugno sarà molto importante per la Nazionale italiana, che venerdì prossimo affronterà la Repubblica Ceca in una importante partita delle qualificazioni mondiali e poi volerà in Brasile per giocare la Confederations Cup. Per preparare al meglio questi impegni, questa sera alle ore 20.45 allo stadio Dall’Ara di Bologna è in programma l’amichevole Italia-San Marino. Una partita che desta soprattutto curiosità, contro i “vicini” del Monte Titano, Nazionale che non ha risultati rilevanti nella propria storia ma che certamente vorrà fare bella figura contro gli Azzurri, magari grazie ad Andy Selva, elemento di spicco della rosa sammarinese. Per il c.t. Cesare Prandelli sarà l’occasione di fare qualche esperimento, per scelta o per cause di forza maggiore (vedi i problemi fisici di El Shaarawy e Balotelli), e possibilmente per regalare una serata di calcio piacevole, che possa essere una bella pubblicità per l’immagine della Nazionale. L’unico precedente risale al 1992, si giocò a Cesena e finì 4-0 per l’Italia. Per presentare questa partita non c’è uomo migliore di Massimo Bonini, il più forte calciatore nella storia di San Marino, membro della Juventus che vinse tutto negli anni ’80 proprio insieme a Prandelli, che ha giocato prima nella Under 21 azzurra (quando la Federcalcio di San Marino non era ancora riconosciuta e dunque i suoi calciatori erano equiparati agli italiani) e poi nella Nazionale maggiore della piccola Repubblica. Ecco cosa ci ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.

Bonini, ci può presentare la Nazionale di San Marino? Sono tutti giocatori dilettanti, che giocano nel campionato interno sammarinese. L’unico professionista era Andy Selva, che ha avuto una buona carriera in Italia ma ora è tornato a giocare fra i dilettanti. Il livello è questo.

Di certo sarà un’occasione speciale… Sì, certamente. Per noi è un derby, non ci sono dubbi. E’ una bella soddisfazione giocare contro una squadra come l’Italia, e d’altronde questo vale non solo per San Marino ma per tante Nazionali del mondo. Per noi sicuramente sarà ancora più speciale, una partita dal sapore speciale anche se abbiamo affrontato anche altre grandi Nazionali nelle qualificazioni europee e mondiali. Sarà un confronto importante per noi.

Con quali speranze lo vivrete? Chiaramente il risultato passerà in secondo piano. Sarà una serata speciale per ragazzi che di giorno lavorano e poi si allenano la sera, speriamo possa essere una serata divertente.

Anche lei ha giocato contro l’Italia… Sì, nell’amichevole che disputammo a Cesena nel 1992, ma anche in una partita fra Nazionali Under 21 a Ravenna che io avevo giocato come fuori-quota. Sono ricordi che non si possono dimenticare.

Per gli azzurri invece quale valore può avere la partita? Sarà un allenamento per arrivare alle partite contro la Repubblica Ceca e poi della Confederations Cup in buona forma. Sicuramente non ci sarà storia, ma sarà comunque positivo disputare una partita, oltre alla soddisfazione che regaleranno ai giocatori di San Marino.

Cosa potrà fare l’Italia in Brasile? 

Dipende tutto dallo stato di forma in quel mese, come anche ai Mondiali e agli Europei. Di certo Prandelli sta facendo un ottimo lavoro, sta lanciando anche molti giovani che per fortuna ci sono in Italia in questi anni, speriamo che vengano fuori talenti importanti, anche dall’Under 21. I giocatori interessanti non mancano, io cito Saponara perché è romagnolo: anche lui ha grande futuro.

Qual è il punto di forza dell’Italia? Direi il blocco della Juventus. Di solito è importante per una Nazionale avere il blocco forte di una stessa squadra di club, giocatori che vivono, si allenano e giocano tutto l’anno insieme. Quando alleni una Nazionale – io l’ho fatto per San Marino – hai pochi giorni per lavorare sui tuoi giocatori, quindi è fondamentale avere questa base a cui naturalmente aggiungere i talenti delle altre squadre come Balotelli, El Shaarawy e Verratti.

E qual è l’apporto personale del suo ex compagno di squadra Prandelli? Cesare è veramente bravo, lo ha già dimostrato agli Europei: presenta sempre una squadra organizzata ed equilibrata. Non è facile per una Nazionale, ci riesce grazie alle sue grandi capacità tattiche.

 

(Mauro Mantegazza)