E alla fine la polemica è arrivata. Forse fa notizia perchè la strada di Rafa Nadal incrocia quella del nostro Fabio Fognini, per la seconda volta nel giro di tre settimane (e per la seconda volta in assoluto); forse se ne parla perchè è Nadal, di solito piuttosto silente per quanto riguarda cose del genere; o forse è giusto dirlo, perchè le parole dello spagnolo in merito all’organizzazione del Roland Garros 2013 sono da riportare. Al di là della presenza di Fognini sulla sua strada, che c’entra decisamente poco come lo stesso Nadal sa benissimo (e infatti non ce l’ha certo con lui). Dunque, riassumiamo: il numero 4 del ranking ATP, che qui ha vinto 7 titoli perdendo una sola partita nella sua carriera, batte Martin Klizan (cedendo ancora il primo set, come accaduto con Brands) e a fine partita tuona: “E’ andata così, e pace. Però il mio avversario – cioè Fognini, ndr – ha giocato giovedi l’incontro di secondo turno, finendo quando io dovevo ancora iniziare il mio. Ho giocato oggi, mentre il mio rivale guardava le partite dallo spogliatoio. Non è corretto, e spero che si accorgano che l’organizzazione del torneo è fatta davvero male”. Siccome parliamo di Nadal, cioè un signore che nella sua carriera ha vinto 11 tornei dello Slam e innumerevoli altri titoli, non si può bollare le sue parole come le lamentele di un ragazzino spaventato dall’avversario; per di più che a dirla tutta quello con il terrore è senza dubbio Fognini, visto che si troverà di fronte il giocatore più forte di tutti i tempi sulla terra battuta, che anche al 70-80% vale due volte tutti gli altri (più o meno). Specifichiamo subito per chi non lo sapesse: Rafa non avrebbe detto niente senza la pioggia. I tabelloni dei tornei di tennis sono concepiti perchè due avversari giochino sempre e comunque, nelle loro partite precedenti, lo stesso giorno; anzi, a volte anche in orario molto vicino, proprio per impedire che qualcuno sia più riposato di un altro. Perciò nei tornei a calendario più compresso tutti giocano ogni 24 ore, mentre negli Slam – che durano due settimane – si va solitamente ogni due giorni. Il punto è che a Parigi, un po’ come in tutta Europa, piove: oggi per esempio si sta giocando ininterrottamente dalle 11 del mattino, ma ieri e martedi i giocatori non sono stati altrettanto fortunati. Perciò il programma ne è risultato decisamente stravolto, ed ecco che le parole di Nadal hanno un senso: lui, ad esempio, ha dovuto aspettare fino a martedi per esordire nel torneo (iniziato domenica), lo stesso giorno in cui qualcuno giocava già il secondo turno. Possibile? Sì: certo non è colpa degli organizzatori se piove, e certamente bisogna considerare che gli spettatori spesso e volentieri comprano biglietti per l’intera giornata, nella quale si aspettano di vedere certi tennisti. Con tutto il rispetto, cioè, Nadal e Maria Sharapova hanno molta più “audience” di Gimeno-Traver e Olga Puchkova. Detto questo, bisognerebbe sempre ricordarsi che al centro del Roland Garros, come di ogni altro torneo di tennis, ci sono i giocatori;
Perciò, che ci sia stato qualcuno costretto a giocare due giorni consecutivi e altri che abbiano fatto pause decisamente più lunghe, non è giusto per il regolare svolgimento del torneo. Per dire: perchè Maria Sharapova, costretta ieri a interrompere il suo incontro con Eugenie Bouchard sul 6-4 4-2, non è entrata in campo la mattina di oggi ma ha dovuto aspettare il primo pomeriggio? I tennisti sono abituati a cambiamenti repentini del programma e inconvenienti vari, ma per arrivare a far lamentare Nadal evidentemente qualcosa di poco simpatico per loro, a Parigi, succede davvero. Ad ogni modo, in attesa di scoprire quando il nostro Fabio Fognini si scontrerà con lo spagnolo, registriamo che Sara Errani è agli ottavi avendo battuto nettamente Sabine Lisicki (6-0-, 6-4) e che Francesca Schiavone va invece al terzo turno, dopo la bellissima vittoria in tre set contro la numero 21 del seeding, Kirsten Flipkens; per lei adesso c’è Marion Bartoli, beniamina di casa e testa di serie numero 13. Partita fattibile: dopotutto, la Leonessa qui ha giocato due finali, vincendo il titolo nel 2010.
(Claudio Franceschini)