Il Napoli batte 3-1 l’Inter, e blinda il secondo posto, che vale l’accesso diretto alla Champions. E, in attesa di scoprire il futuro del suo Matador, ne gode la splendida forma: tripletta decisiva, che spedisce sempre più giù un’Inter che, a questo punto, dovrà rassegnarsi anche a giocare l’Europa League, il che forse non è un male assoluto per un anno, il prossimo, dove non si potrà più sbagliare nel posare le pietre di questa benedetta ricostruzione. Partita che, sulla carta, non aveva quasi ragion d’essere giocata: il risultato sembrerebbe confermare la previsione, ma le statistiche, coerentemente con l’andamento del match, dimostrano che in realtà le cose sono andate diversamente. Addirittura, se l’Inter avesse concluso il primo tempo in vantaggio, non si sarebbe potuto gridare allo scandalo. Decisivo è stato il calo fisico nella ripresa, che ha permesso agli uomini di Mazzarri di gestire il possesso lento dei nerazzurri. Ecco spiegato il dato del possesso, favorevole agli ospiti: 52% a 48%. Decisiva la tenacia fisica dei napoletani, che vincono ben il 60% dei contrasti e intercettano 10 palloni (contro 7). L’Inter gioca più palla a terra: il 7.1% dei suoi 451 passaggi è alto, mentre lo è quasi il 10% dei 424 passaggi partenopei, che spesso mirano al contropiede rapido. Quindici cross per parte, e specularità quasi perfertta (74% Napoli, 73% Inter) nella precisione dei passaggi e dei cross (13.3%). Inter, come detto, presente anche in attacco, soprattutto nel primo tempo: 10 le conclusioni nerazzurre, di cui 5 nello specchio, 2 respinte, 5 da fuori e 6 da dentro l’area. Il Napoli invece tira ben 16 volte, centrando 9 volte lo specchio, vedendosi respinte 2 conclusioni e dividendo a metà i tiri da dentro e da fuori area. Partita fisica ma corretta: 15 contrasti a 10, 29 falli commessi, 4 ammonizioni e nessuna espulsione. Partenopei che però hanno ottenuto un maggiore indice di pericolosità (71%) per effetto dei 3 gol segnati, rispetto a quello dell’Inter (41%), che del resto era in campo senza attaccanti di ruolo. 
Valon Behrami del Napoli ha recuperato 13 palloni, risultato il primo in questa classifica: a seguire Samir Handanovic con 12 recuperi, Paolo Cannavaro (11) e Christian Chivu (10). Marek Hamsik e Juan Zuniga sono invece i giocatori che hanno eseguito più passaggi riusciti, 55, seguiti da Chivu con 49 e Juan Jesus con 44. Quasi scontato il primatista nei tiri: è Edinson Cavani con 7, di cui 1 su rigore e 3 convertiti a rete. Alle sue spalle Fredy Guarin con 4 conclusioni personali, poi Blerim Dzemaili e Hamsik con 3 tiri a testa. Nella prssima giornata il Napoli farà visita al Bologna, che quest’anno l’ha battuto 2 volte (e sempre al San Paolo per 2-3), mentre l’Inter riceverà la Lazio a San Siro.



Il Napoli passa in vantaggio già al 3′ minuto. Pandev prende palla sulla trequarti, si accentra e taglia il campo in profondità per cavani, che si infila tra gli statici Chivu e Ranocchia e fredda Handanovic. Pareggio a sorpresa dell’Inter, che arriva su rigore. Al 22′ infatti Kovacic fa partire un gran contropiede, e serve Alvarez in profondità. L’argentino, in area, subisce la spinta di Zuniga, e cade. Dal dischetto è lo stesso Alvarez a segnare, con De Sanctis che intuisce ma non blocca. Sempre su rigore arriva il raddoppio del Napoli. Stavolta però il penalty è più generoso. Al 32′, Pandev se ne va a Ranocchia largo a sinistra, mentre Johnatan copre dentro l’area: sulla traiettoria del brasiliano si fionda Zuniga, che inevitabilmente si scontra col terzino nerazzurro e cade a terra. Dal dischetto Cavani angola perfettamente, e fa doppietta. Lo stesso Matador si regala la tripletta al 77′: azione avviata di persona, palla che finisce a sinistra per Zuniga. Il cross in mezzo non è irresistibile, ma Handanovic valuta male e resta a metà strada, lasciando la porta sguarnita. Per Cavani è un gioco da ragazzi fare tap in in scivolata, e chiudere la gara.



Ecco le parole del protagonista assoluto del match, il Matador Cavani, che a SkySport afferma: “Questa sera  abbiamo fatto un passo decisivo verso la Champions, il Napoli ha offerto una gara molto intensa mentre l’Inter è una squadra pericolosa. Siamo molto felici, ora bisogna pensare solo alla prossima gara per blindare il secondo posto. La Champions non è ancora in cassaforte, dobbiamo pensare alla prossima gara e conquistare la vittoria. Meritiamo il secondo posto. Raggiungere Maradona nella classifica dei bomber del Napoli? Per me sarebbe un traguardo importantissimo, farò il massimo per avvicinarmi a Diego. Poi si vedrà“. Ecco invece quanto affermato, sempre ai microfoni di SkySport, da Andrea Stramaccioni, tecnico di un’Inter sempre più incerottata e senz’anima: “In difesa i ragazzi hanno stretto i denti, Ranocchia ieri sera aveva un ginocchio gonfio e l’abbiamo recuperato in extremis. Lui e Chivu non erano al massimo della forma, posso davvero solo ringraziare questi ragazzi per aver rischiato. Questa sera vanno fatti i complimenti al Napoli, gli azzurri hanno offerto una grande gara meritando la vittoria. Cavani è stato strepitoso ma abbiamo giocato alla pari fino al 3-1. Dopo il pari siamo stati sfortunati, nella ripresa abbiamo fatto meglio dei partenopei prima del terzo gol del Matador. Nonostante le assenze, abbiamo offerto una buona gara contro il Napoli che merita il secondo posto in classifica. Sul rigore in nostro favore non è stato ammonito nessuno, mentre nel penalty concesso al Napoli Jonathan ha ricevuto il cartellino giallo. La mia protesta era per chiedere spiegazioni all’arbitro, ho chiesto il giallo per Zuniga che invece non è stato sanzionato in questo senso. I motivi degli infortuni? Stiamo studiando questo aspetto, però c’è da dire che abbiamo subito molti infortuni che non riguardano i muscoli. Con le articolazioni c’è poco da fare. Ora pensiamo a finire bene la stagione, siamo venuti al San Paolo per giocare a viso aperto“. (Giovanni Gazzoli@giogazzoli)



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