Partita importante quella che si gioca questa sera alle 20:45 al Renzo Barbera: il Palermo cerca punti importantissimi in chiave salvezza e per questo motivo deve battere un’Udinese che invece con la vittoria scavalcherebbe la Roma e si troverebbe incredibilmente quinta, con vista addirittura sul quarto posto in caso di passo falso della Fiorentina. Le lotte per la salvezza e soprattutto l’Europa League sono ancora serrate a 270 minuti dal termine e ogni partita assume significati decisivi. I rosanero hanno interrotto la striscia positiva perdendo contro la Juventus, mentre i friulani arrivano da cinque vittorie consecutive e sono forse la squadra più in forma della serie A. Arbitra Giannoccaro, che domenica sera ha diretto una controversa Napoli-Inter assegnando due rigori quantomeno dubbi.



“La matematica ci dice che per continuare a sperare questa dovrà essere la partita della vita”. Come al solito Giuseppe Sannino carica la squadra in vista di quella che è una gara da dentro o fuori. “Non avremo nessuna paura: tutti devono prendersi le loro responsabilità, siamo professionisti. Io non voglio andare in serie B; abbiamo giocatori infortunati e squalificati, altri si allenano a parte. Mantovani si allena a parte da un anno: è giusto che venga con noi”. C’è spazio anche per parlare dell’Udinese: “Dovremo essere spregiudicati, andare a prenderli nella loro metacampo; ma sappiamo che sono forti, lottano per l’Europa e hanno spessore. Noi però siamo incattiviti, vogliamo sovvertire il pronostico”. E su Guidolin: “Lo stimo molto, è ai vertici da tempo e mi chiedo perchè non abbia mai avuto la possibilità di allenare una grande”. E’ ancora 3-5-2 per Sannino, ma stavolta rispetto a Torino c’è Morganella sulla destra al posto di un Nelson apparso in chiara difficoltà. Rientra anche Munoz che prende il posto di Donati (Von Bergen scala al centro), si va verso l’ingresso dal primo minuto di Faurlin come regista al posto di Arevalo Rios, confermati invece Kurtic e Barreto. A sinistra dubbio: Garcia ha fisico e corsa, ma Dossena porta esperienza ed è un ex che contro l’Udinese può dare qualcosa in più. Davanti non si scappa dalla coppia formata da Miccoli e Ilicic: esperienza, leadership e giocate che possono far saltare il banco.



C’è qualità dalla metacampo in su: Diego Fabbrini, Formica, Hernandez e Dybala, poi un ariete come Boselli. Giocatori che possono tornare utili, perchè l’Udinese ha la difesa di scorta e quindi possono mettere in difficoltà le seconde linee di Guidolin. Anche Nelson e Anselmo restano alternative valide a partita in corso.

Squalificato Donati, gli altri sono tutti disponibili anche se come detto da Sannino non tutti sono al 100%.

“Decisiva per l’Europa”. Francesco Guidolin non usa mezzi termini per presentare Palermo-Udinese. Si dimostra concentratissimo, anche quando gli fanno l’inevitabile domanda sull’importante passato in Sicilia: “Ci sarà spazio dopo per i sentimenti, anche se naturalmente a Palermo mi legano ricordi bellissimi. Prima però la partita: loro hanno fatto vedere cose molto buone, sono vivi e ben allenati. Ci aspetta una gara complicata, ma noi inseguiamo un sogno e non vogliamo fermarci. Se non metteremo in campo mille motivazioni, la determinazione e la lucidità, avremo poche possibilità di vincere”. Di Natale c’è: Guidolin ha sempre cercato di centellinare i minuti del suo attaccante e leader, ma l’impegno è troppo importante e allora Totò dovrebbe partire dal primo minuto. Con lui Zielinski e non Muriel: il polacco è più funzionale per caratteristiche a ruotare intorno al capitano dei friulani. Centrocampo classico, con Allan regista supportato da Pereyra e Badu, sulle corsie Basta e Pasquale che si rivede dopo tanto tempo. Difesa da inventare viste le squalifiche: il solo Benatia è il superstite della linea titolare, in mezzo va Angella con Heurtaux sul centrosinistra.



Gabriel Silva per Pasquale, Muriel per Di Natale: questi restano i due dubbi di Guidolin, che deciderà all’ultimo ma deve tenere conto delle tre partite nel giro di otto giorni, che naturalmente impongono un minimo di turnover. In panchina ci sono anche Maicosuel e Ranegie, visti poco nel corso della stagione ma che hanno portato il loro contributo di gol (uno a testa), poi il giovane Campos Toro che potrà essere importante la prossima stagione, con Diego Rodriguez alternativa per l’attacco e Faraoni sugli esterni. C’è anche il giovanissimo (classe ’95) Tom Siku, terzino destro albanese che fa parte della Primavera friulana. Una bella soddisfazione per lui, magari bagnata da qualche minuto sul campo.

Squalificati in tre: Danilo, Domizzi e Pinzi, che hanno pagato a caro prezzo la vittoria contro la Sampdoria. Fuori poi Andrea Lazzari: ne avrà per due settimane, dunque la sua stagione potrebbe già essere finita.

 

 Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Arnoica; Morganella, E. Barreto, Faurlin, Kurtic, Dossena; Ilicic, Miccoli. All. Giannoccaro

A disp: Benussi, Brichetto, Nelson, Anselmo, Santiago Garcia, Arevalo Rios, N. Viola, D. Fabbrini, Formica, Hernandez, Dybala, Boselli

Squalificati: M. Donati

Indisponibili: –

 Brkic; Benatia, Angella, Heurtaux; Basta, Pereyra, Allan, Badu, Pasquale; Zielinsk; Di Natale. All. Guidolin

A disp: Padelli, Pawlowski, Faraoni, Gabriel Silva, D. Rodriguez, Campos Toro, Merkel, Maicosuel, Siku, Muriel, Ranegie

Squalificati: Danilo, Domizzi, Pinzi

Indisponibili: A. Lazzari

 

Arbitro: Giannoccaro