Si gioca questa sera alle ore 21.00 (le 16.00 locali) la partita inaugurale della Confederations Cup 2013. A Brasilia scendono in campo Brasile-Giappone, e curiosamente si tratta delle uniche due formazioni già qualificate per il Mondiale dell’anno prossimo: i verdeoro come Paese organizzatore – che ospita anche la Confederations Cup proprio come test in vista dei Mondiali – e i giapponesi già promossi dai gironi asiatici. Questa è la nona edizione della manifestazione, che nel 1992 e nel 1995 era un torneo ad inviti, mentre dal 1997 è stata organizzata direttamente dalla Fifa, assumendo l’aspetto che ha tuttora. Otto squadre partecipanti, cioè i campioni del Mondo in carica, le sei squadre campioni continentali e il Paese organizzatore. L’ultima riforma risale al 2005: la cadenza passò da biennale a quadriennale, e l’organizzazione si lega a quella del Mondiale successivo. Quest’anno partecipano il Brasile, la Spagna campione del Mondo, l’Italia vice-campione d’Europa (perché la Spagna detiene entrambi i titoli), il Giappone campione d’Asia, il Messico campione del Centro-Nord America, l’Uruguay campione del Sudamerica, la Nigeria campione d’Africa e Tahiti campione d’Oceania. Tornando alla partita di oggi, il Giappone allenato da Alberto Zaccheroni è Nazione in grande crescita: certamente la più forte d’Asia, ma ormai temibile anche per le potenze tradizionali del calcio internazionale, fra cui anche il Brasile che sta lavorando per uscire da un periodo non facile. Oggi tutti si aspettano una vittoria dei padroni di casa, ma la pressione potrebbe giocare brutti scherzi agli uomini di Felipe Scolari. Il girone A è lo stesso degli azzurri, che seguiranno quindi con attenzione questa partita.
La pressione è enorme ma inevitabile per il Brasile: l’unico obiettivo è la vittoria, e non solo nella Confederations Cup. La mente di tutti i brasiliani va già al Mondiale dell’anno prossima, quando un intero Paese vorrà cancellare l’incubo del 1950, con la sconfitta in finale contro l’Uruguay che ancora oggi è per i verdeoro una macchia da cancellare. Tutto quello che viene prima sono soltanto tappe di avvicinamento, ma quanto mai necessarie per una squadra che clamorosamente è scivolata al ventiduesimo posto del ranking Fifa: insomma, fra un anno non basterà il nome per vincere il Mondiale, e il lavoro che attende Felipe Scolari, richiamato in fretta e furia nello scorso novembre dopo la pessima gestione di Mano Menezes, non è dei più facili. Le certezze sono soprattutto nella difesa guidata da Thiago Silva, più che in un attacco che comunque può contare su talenti fenomenali come Neymar, Oscar e Lucas (clicca qui per le probabili formazioni di Brasile-Giappone). La Confederations Cup varrà soprattutto per lavorare con serenità: solo vincendola il Brasile potrà farlo, altrimenti le critiche – già forti – rischieranno di diventare insostenibili. Per questo motivo i verdeoro saranno forse i più motivati al successo, come ci ha detto Fabio Ravezzani nell’intervista di presentazione della manifestazione. Il Giappone invece è allenato da Alberto Zaccheroni dall’estate 2010, dopo gli ottavi ottenuti al Mondiale in Sudafrica: il lavoro del tecnico italiano ha portato al successo nella Coppa d’Asia 2011 e al prestigioso traguardo di essere la prima Nazionale qualificata sul campo per i prossimi Mondiali. Risultati non da poco per una squadra che ormai è rispettata a livello internazionale, come non succedeva fino a pochi anni fa. Basterebbe dire che solo a Francia 1998 arrivò la prima partecipazione ad un Mondiale (che finì con tre sconfitte su tre partite per i nipponici) per capire quale sia stata la crescita del calcio giapponese negli ultimi 15 anni. Ora i giocatori di ottimo livello tecnico non mancano agli orientali: su tutti potremmo citare Shinji Kagawa, passato un anno fa dal Borussia Dortmund al Manchester United, e l’interista Yuto Nagatomo. Una formazione quindi di buon livello, che potrebbe dare molto fastidio al Brasile se gli uomini di Scolari non daranno il massimo. Quindi ora è giunto il momento di passare la linea allo Stadio Nazionale Mané Garrincha di Brasilia, dove sta per cominciare Brasile-Giappone, partita inaugurale della Confederations Cup 2013.



 

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