La prima partita dell’Italia in questa Confederations Cup sarà contro il Messico, in programma stasera alle 16 a Rio de Janeiro ora locale e alle 21 nel nostro paese, al mitico stadio “Maracana”. Gli azzurri vengono da due pareggi molto difficili con la Repubblica Ceca per 0-0 a Praga nel girone di qualificazione per i Mondiali del 2014 e nell’amichevole con Haiti per 2-2. La squadra di Prandelli sembra non essersi ancora ripresa mentalmente e fisicamente dalle fatiche del campionato. Segnali preoccupanti di una Nazionale che dovrà affrontare nel giro di pochi giorni il Messico, il Giappone e il Brasile. Forse la verità è che l’Italia non ha un interesse particolare per la Confederations Cup. Noi ci scaldiamo solo quando c’è in gioco qualcosa di importante, le manifestazioni dal carattere amichevole non sempre ci stanno a cuore. L’unica notizia positiva è il quasi sicuro recupero di Mario Balotelli, un attaccante di valore internazionale da mettere in campo contro questo Messico campione olimpico a Londra 2012. Il Messico dei suoi giocatori migliori Hernandez e Torrado, elementi interessanti anche per il nostro campionato. Per parlare del debutto degli azzurri abbiamo sentito il giornalista Maurizio Pistocchi. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Italia-Messico per uscire dal momento no degli azzurri? Da una parte c’è da considerare il momento in cui giunge questa competizione della Confederations Cup, in cui dopo la fine del campionato gli azzurri sono stanchi mentalmente e fisicamente. Dall’altra il fatto che il nostro torneo di serie non esprime più una squadra che possa essere competitiva con il resto delle formazioni migliori d’Europa. Questo non depone certo a nostro favore per gli appuntamenti della Nazionale.
Come dovrà giocare la squadra di Prandelli per evitare problemi? Non vorrei che di fronte a un Messico che predilige il gioco d’attacco e ha una grande capacità di palleggio, l’Italia si chiudesse. Questa sarebbe certamente una cosa da evitare.
Sarà determinante la presenza di Balotelli? Di Balotelli si parla tanto, si dice che è un grande giocatore e in effetti ha grandi qualità. Certamente però è ancora molto giovane e deve esplodere definitivamente. Quest’anno ha disputato una buona stagione nel Milan con 12 gol (6 su rigore) in 13 partite. Non dobbiamo però caricare di troppe responsabilità un giocatore come lui. In questo modo si dà meno importanza al resto della squadra.
Sarà decisiva dal punto di vista tattico la posizione di Giaccherini in campo? Giaccherini ha la capacità di essere un giocatore duttile tatticamente. Può giocare sia da tre quartista che da punta esterna.
Cosa dovremo temere del Messico, un giudizio su questa squadra. 



Come dicevo prima il Messico è una squadra che sa giocare molto bene a calcio, una di quelle formazioni che ha fatto già bene vincendo le Olimpiadi a Londra 2012. Dovremo andare in campo, rispettandola fino in fondo.
Hernandez, Dos Santos, Torrado, Guardado, elementi di buon valore tecnico. Hernandez e Torrado sono due ottimi giocatori che potrebbero andare bene anche nel campionato italiano. In un calcio globalizzato dove calciatori di nazioni non di grande tradizione di questo sport possono far parte di club importanti questa scelta non sarebbe sbagliata. Chi avrebbe pensato ad esempio che Ibarbo, calciatore della Colombia esplodesse nel Cagliari?
Il suo pronostico su Italia-Messico. Sarà una partita aperta a ogni risultato. L’importante sarà che l’Italia giochi bene a calcio e faccia una bella figura.

(Franco Vittadini) 

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