L’Italia batte per una rete a zero i colleghi dell’under 21 dell’Olanda e si qualifica alla finale di questo Europeo. Dopo nove anni gli azzurrini centrano la finale e martedì prossimo se la vedranno con la Spagna (nazione che anche a livello giovanile sembra essere la più forte in ambito europeo ), che ha liquidato con un secco tre a zero la Norvegia nell’altra semifinale disputata nel pomeriggio. Borini è il man of the match: il suo piattone destro alla sinistra di Zoet su assist di Insigne decide la gara e manda a casa gli jong orange, che non hanno sicuramente digerito la sconfitta anche e soprattutto per come è maturata. La partita,infatti, è stata molto equilibrata; l’Italia si è chiusa bene in difesa concedendo poco, e ha sfruttato le ripartenze sui piedi di Verratti e Insigne che hanno portato il tandem Immobile-Borini a calciare a tu per tu con l’estremo difensore non riuscendo però ad andare in goal. Tre i tiri in porta per entrambe le squadre; gli olandesi pur giocando di più hanno trovato non poche difficoltà nell’entrare in area avversaria e hanno impensierito poche volte Bardi, comunque sempre attento e difficile da sorprendere. Gli uomini di Pot hanno cercato di combinare qualcosa pure dai calci piazzati: al 5’ Maher centra l’incrocio dei pali da punizione , e poi sui 6 corner fischiati a favore sono salite le torri e hanno tentato di sfruttare il gioco areo ( Van der hoorn ha mostrato un elevazione davvero notevole ), inefficace nel complesso però. Tutto sommato la partita si è giocata principalmente a centrocampo, dove l’arbitro Hategan ha dovuto gestire i vari scontri e i colpi bassi che i vari giocatori si rifilavano tra loro (l’Italia ha subito la fisicità degli olandesi ): 21 i falli commessi dagli arancioni, 16 quelli commessi dai Mangia boys.
L’unica rete della gara porta la firma dell’attaccante del Liverpool, Borini. L’azione prende avvio al 79’: la palla giunge sui piedi di Lorenzo Insigne sul lato sinistro del campo, al limite dell’area. Il fuoriclasse campano punta l’avversario ed effettua varie finte, ma alla fine cerca velocemente Borini in area con un passaggio rasoterra secco e veloce. L’attaccante classe ’91 si avventa velocemente sulla palla e riesce con classe e rapidità a toccarla in avanti quanto basta per evitare l’anticipo del difensore olandese che viene così superato. A questo punto, a tu per tu, deve solo sistemarla in rete con un bel piattone destro che si infila rapido alla sinistra di Zoet.
non nasconde la gioia a fine gara e ai microfoni di Rai Sport dichiara: ”E’ stata una grande Italia quella di questa sera, abbiamo sofferto molto ma non abbiamo mai mollato. E’ una squadra con grande esperienza internazionale l’Olanda, non dobbiamo dimenticarlo. Abbiamo sofferto molto soprattutto nel primo tempo, ma questa squadra non ha mollato neanche un secondo. Nel secondo tempo ci siamo messi meglio in campo, siamo stati più equilibrati, all’inizio ci hanno creato problemi ma nel secondo tempo abbiamo preso una disposizione migliore e alla fine abbiamo fatto un’ottima gara, abbiamo fatto quello che dovevamo. ragazzi sono stati bravi, tutti quanti, perché si sono sacrificati tutti, hanno corso. La linea difensiva ha fatto una grande partita, non ha sbagliato quasi niente ed è stata molto dura. I questo momento non mi interessa per niente se parlano di catenaccio italiano, non è un problema per me. Oggi la squadra ha fatto quello che doveva fare. Questa è una squadra con grande qualità. La Spagna ? Non c’è molto da dire, perché sono i più forti di tutti, ma a questo punto noi ce la andiamo a giocare.” Il tecnico degli Orange Cor Pot, non digerendo una sconfitta davvero amara, ha dichiarato: ”Abbiamo avuto dei problemi nella ripresa, ma abbiamo comunque dominato, anche se meno rispetto al primo tempo. L’Italia si è solo difesa cercando di ripartire in contropiede e rendersi pericolosa. Noi abbiamo giocato a modo nostro, l’Italia ha provato a pressarci senza successo ed è tornata al suo stile di gioco. Solo una squadra meritava di vincere stasera, la nostra. Nel primo tempo non gli abbiamo permesso di giocare come vogliono. Però non siamo stati fortunati e non siamo stati incisivi davanti. E’ difficile da accettare la sconfitta quando giochi meglio. Mi sono congratulato con i ragazzi per il calcio che hanno giocato ma non vince sempre la squadra che merita di farlo. Adesso i giocatori devono progredire con le loro carriere, spero entrino nella nazionale maggiore e che quelli che non ce la faranno, faranno comunque dei progressi. Qui hanno imparato molte cose che serviranno nelle loro carriere in futuro. Queste tre settimane passate insieme sono state una bella lezione per tutti”.