Secondo impegno per l’Italia nella Confederations Cup 2013: dopo il successo sul Messico, un 2-1 rassicurante nella prima partita, alla mezzanotte italiana di oggi a Recife l’Italia affronterà il Giappone nell’incontro sulla carta più facile di questa competizione nel girone A, quello degli azzurri. La formazione allenata da Cesare Prandelli non dovrebbe avere problemi anche perché il commissario tecnico metterà in campo anche questa volta la formazione migliore. Sarà però fondamentale evitare cali di concentrazione, non sottovalutare l’avversario. Alberto Zaccheroni, tecnico della Nazionale nipponica, conosce naturalmente molto bene il calcio italiano e potrebbe prepararci qualche sorpresa sgradevole. Ci attendiamo un’altra bella prestazione soprattutto da parte di Andrea Pirlo e Mario Balotelli, i nostri giocatori di maggior classe e statura internazionale, decisivi domenica al Maracanà. Prepariamoci intanto a vivere una notte in bianco per sostenere l’Italia, in un anticipo dei Mondiali del Brasile 2014. Per parlare di Italia-Giappone abbiamo sentito Pietro Anastasi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Italia-Giappone sarà una partita scontata? Di scontato nel calcio non c’è niente, quindi bisognerà che l’Italia mantenga alta la concentrazione anche in questa partita. Non bisogna mai sottovalutare nessun avversario.
Meglio gli azzurri con una o due punte? Preferisco un’Italia a due punte, perché la Nazionale deve giocare sempre per vincere e quindi deve osare. E’ meglio privilegiare il reparto offensivo, tanto più che abbiamo un Balotelli in gran forma. Al suo fianco potrebbe giocare sempre El Shaarawy, che prima o poi dovrebbe sbloccarsi da questo suo momento no.
Non sarebbe meglio provare qualche altro giocatore?
No, è importante che l’Italia faccia di tutto per vincere il girone e quindi nessuna partita potrà essere giocata con sufficienza. Dovremo anzi tentare di battere anche il Brasile, cosa che è nelle nostre possibilità. Sarebbe fondamentale evitare la Spagna in semifinale.
Come ha visto il Brasile nella prima partita?
A dire il vero non mi ha impressionato tantissimo contro il Giappone. Il secondo gol della squadra sudamericana è scaturito anche da un errore del portiere della formazione asiatica.
Come valuta il girone dell’Italia? Normale, ci sono squadre di alto livello ma non trascendentali, come lo stesso Brasile, il Messico che è una buona squadra e il Giappone, formazione da rispettare fino in fondo.
Cosa ci sarà da temere dei nipponici? E’ una squadra che corre molto e ha un buon livello tecnico, con delle individualità interessanti come Honda, il giocatore più famoso a livello internazionale.
Quanto è migliorato il Giappone negli ultimi anni? Ha fatto una crescita notevole, come dimostra il fatto che è stata la prima Nazionale a staccare il biglietto per i Mondiali del Brasile. Una conferma del buon livello tecnico raggiunto.
Il suo pronostico per questa partita? Vedo un successo dell’Italia. Non credo proprio che ci saranno sorprese. (Franco Vittadini)

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