Una delle due potrebbe essere eliminata già questa sera: Nigeria-Uruguay si gioca a mezzanotte a Salvador, vale per la seconda giornata del gruppo B di Confederations Cup 2013 ed è un dentro o fuori per l’Uruguay, che certo ha già giocato la partita più difficile contro la Spagna ma ha le spalle al muro e non può permettersi passi falsi. La Nigeria invece sarebbe qualificata in caso di vittoria, mentre con il pareggio bisognerebbe andare poi a vedere la differenza reti e lì i sudamericani sarebbero chiamati a fare meglio del 6-1 che le Super Aquile hanno rifilato a Tahiti, o a sperare che la Spagna sotterri la Nigeria con tanti gol. Comunque: stasera si affrontano loro due, e vedremo allora come andrà a finire, perchè l’Uruguay vincendo sarebbe la favorita per le semifinali, avendo i polinesiani come ultimo impegno. 



“Contro Tahiti non sapevamo cosa aspettarci, mentre dell’Uruguay sappiamo di più”, ha così iniziato la sua conferenza stampa Stephen Keshi, Commissario Tecnico della Nigeria. “Possiamo prepararci un po’ meglio, ma non sarà un lavoro diverso da quello che facciamo di solito; abbiamo i nostri metodi e la nostra tattica, sappiamo come giocare e lo faremo anche contro di loro. Siamo pronti, vogliamo solo giocare a calcio”. E sulla partita contro Tahiti ha detto: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi, hanno superato la stanchezza, il jet lag e tutto il resto, e si sono presi i tre punti segnando sei gol”. Stasera però sarà un’altra storia: in campo c’è il solito 4-3-3, Keshi non ha a disposizione Victor Moses che non è partito per il Brasile ma può contare sull’esperienza di Obi Mikel, leader in mezzo al campo e primo regista della manovra africana, supportato da Mba e Ogude. Musa (gioca nel CSKA Mosca) e Oduamadi, che rientra al Milan dopo il prestito al Varese e contro Tahiti ha segnato una tripletta, affiancano Anthony Ujah (bomber del Colonia, classe ’90) in attacco, dietro importante l’esperienza di Ambrose e Echiejile, impegnati in Europa con Celtic e Braga. Ben otto calciatori di questa nazionale giocano in patria: gli altri in campionati più o meno “minori”. 



In panchina però ci sono anche elementi della Bundesliga e del campionato portoghese. E’ il caso di Joseph Akpala, attaccante del Werder Brema, e di John Ogu, centrocampista dell’Academica Coimbra. Altri giocatori a disposizione di Keshi sono Babatunde (gioca nel Kryvbas, in Ucraina), Muhammad e Kwambe impegnati in Nigeria, Ideye che gioca nella Dinamo Kiev. E’ un gruppo giovane, che però è già riuscito a vincere la Coppa d’Africa.

Sarebbe strano avere giocatori indisponibili alla seconda partita del torneo, e infatti non ce ne sono; è invece diffidato Omeruo, classe ’93 di proprietà del Chelsea.



Oscar Tabarez non ha parlato moltissimo in conferenza stampa, ma è stato chiaro: “Non cambia niente, anche se abbiamo perso contro la Spagna: avevo già detto che la partita decisiva sarebbe stata la seconda, e se battiamo la Nigeria sarà molto più probabile raggiungere la semifinale. Se perdiamo siamo fuori, se pareggiamo sarà qualcos’altro. Perciò, per noi quella contro la Nigeria è una finale e stiamo pensando solo a questa partita”. La formazione l’ha già data il CT: si cambia rispetto alla Spagna, viene rispolverato Diego Forlan e quindi il tridente, con Cavani che torna a giocare largo a destra e Luis Suarez a sinistra (a meno che non sia Forlan a muoversi come riferimento centrale). E’ un 3-4-3: Caceres stringe la posizione e gioca insieme a Godin e Lugano, Maxi Pereira e Cristian Rodriguez avanzano a centrocampo sugli esterni con Arevalo Rios e Alvaro Gonzalez in mezzo. Dovrebbe essere una formazione più votata all’attacco: all’esordio, le Furie Rosse non avevano quasi fatto vedere il pallone alla Celeste.

Armi importanti anche dalla panchina: Coates è un difensore ancora giovane e con enormi margini di crescita (a Liverpool ha giocato pochino), lo stesso discorso vale per Nicolas Lodeiro che è un po’ sparito dai radar fino a finire in Brasile con il Botafogo (è un ’89). Poi Abel Hernandez, alla ricerca del riscatto dopo la stagione sciagurata con un altro infortunio, Gaston Ramirez reduce dal campionato positivo con il Southampton, Aguirregaray passato da Palermo senza troppe fortune, il veterano Andres Scotti, Walter Gargano e Sebastian Eguren, due stagioni al Villarreal con cui ha giocato la Champions League. 

Tutti a disposizione di Tabarez e, a conti fatti, Lugano e Cavani che sono diffidati potrebbero anche andare in cerca di un giallo che faccia loro saltare Tahiti ma non la semifinale. Certo: non si potrebbe fare, ma dovesse capitare un contrasto siamo sicuri che non tirerebbero indietro la gamba, nei limiti della sportività.

 

 Enyeama; Ambrose, Omeruo, Oboabona, Echiejile; Ogude, Obi Mikel, Mba; Musa, Ujah, Oduamadi. All. Keshi

A disp: Ejide, Agbim, Ogu, Egwuekwe, Ideye, Akpala, Muhammad, Kwambe, Babatunde, Eze, Benjamin

Squalificati: –

Indisponibili: –

 Muslera; M. Caceres, Lugano, Godin; M. Pereira, Arevalo Rios, A. Gonzalez, C. Rodriguez; Cavani, Forlan. L. Suarez. All. Tabarez

A disp: Castillo, Silva, Coates, Scotti, A. Pereira, Eguren, Diego Perez, Aguirregaray, Gargano, Lodeiro, Ramirez, A. Hernandez

Squalificati: –

Indisponibili: –

 

Arbitro: Kuipers (Olanda)