Siamo al 41′ minuto del primo tempo della partita Italia-Giappone, seconda giornata del girone A della Confederations Cup 2013 che si sta giocando a Recife, e a sorpresa i giapponesi sono in vantaggio per 2-0. L’Italia batte un calcio d’angolo con Andrea Pirlo, e sul cross del centrocampista della Juventus è perfetto l’inserimento per il colpo di testa vincente di Daniele De Rossi, che segna il suo gol numero 15 in Nazionale (secondo miglior non attaccante di sempre) e accorcia le distanze, dando il via alla rimonta che si concretizzerà pur con molta fatica nel secondo tempo, fino al finale che ricorda un altro 4-3 da leggenda contro una Nazionale che comincia per G – anche se allora era la semifinale dei Mondiali 1970 contro la Germania – e qualifica l’Italia per le semifinali con una partita d’anticipo (clicca qui per le pagelle e il tabellino, clicca qui per il video con gol e highlights di Italia-Giappone 4-3). Il gol del centrocampista della Roma segna una sorta di liberazione da un incubo per tutto il clan azzurro, compreso il c.t. Cesare Prandelli, che infatti si lascia andare ad una esultanza rabbiosa e oltre quello che è lo stile solitamente pacato dell’allenatore bresciano. Le immagini colgono infatti il commissario tecnico azzurro lasciarsi andare ad una imprecazione che potrebbe anche essere una bestemmia. Prandelli, notoriamente cattolico praticante, ha smentito questa ipotesi a fine partita: “Non ricordo cosa ho detto, avrò esultato. Ma di sicuro non ho pronunciato la parola Dio: non lo faccio mai, al massimo dico zio”. Se volete cimentarvi nella lettura del labiale dell’allenatore dell’Italia, nella seconda pagina di questo articolo vi riportiamo il video dell’esultanza rabbiosa di Cesare Prandelli al momento del gol di De Rossi.



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