Come da previsione, la Spagna vince anche la terza partita e si qualifica come prima del suo girone per la semifinale di Confederations Cup: affronterà ora l’Italia. Battuta 3-0 la Nigeria, contro la quale aveva perso (2-3) l’unico precedente, nel Mondiale 1998. Oggi le cose sono nettamente diverse, ed è stato dimostrato anche ieri sera. Eppure le Super Aquile, eliminate in virtù di una sola vittoria conquistata, non hanno nemmeno demeritato: hanno anzi giocato la loro partita, condita da 13 tiri di cui ben 8 nello specchio della porta, 5 angoli battuti, un possesso palle tutto sommato dignitoso considerato l’avversario (42% al termine della partita). Si è trattato di una gara corretta: nessun ammonito, 14 falli (appena 3 da parte della Spagna), anche perchè gli iberici sono stati bravissimi come loro solito a congelare i ritmi attraverso il possesso palla ipnotico. Quando hanno capito che la Nigeria era in forma e poteva creare dei gattacapi (e li ha creati, con due o tre azioni molto pericolose) i palleggiatori di Del Bosque hanno spinto sull’acceleratore, generando 22 tiri di cui 17 sono finiti nello specchio della porta, e tre di questi in rete. La sicurezza delle Furie Rosse nasce anche dalla fase difensiva: per ben sei volte gli attaccanti nigeriani sono finiti in fuorigioco. Il girone termina dunque con la Spagna prima con tre vittorie in tre partite, 15 gol realizzati e uno solo subito (quello di Luis Suarez nella prima gara); per la Nigeria una sola vittoria contro Tahiti, poi le sconfitte contro Uruguay e Spagna. Il bilancio è di 7 gol realizzati e 6 subiti, ieri sera si è sentita anche l’assenza di Oduamadi (tre gol contro i polinesiani), anche se chi ha giocato ha fatto il suo dovere. Per le Furie Rosse gol numero 5 nel torneo per Fernando Torres, capocannoniere della manifestazione davanti ad Abel Hernandez. Per Del Bosque e i suoi la semifinale sarà giovedi, come detto contro l’Italia. 



Lunghi scambi di prima dei centrocampisti della Spagna nella zona nevralgica del campo; Sergio Busquetes-Iniesta-Sergio Busquets-Xavi-Iniesta, nel frattempo Jordi Alba taglia da sinistra e viene servito sulla corsa al limite dell’area. Doppio dribbling a rientrare, sul secondo un contrasto lo favorisce, il piazzato con il piatto di mancino beffa Enyeama che non va giù in tempo. altra grande azione della Spagna, che si distende in velocità e colpisce. Xavi con la punta del piede anticipa il difensore e serve David Silva dentro l’area, appoggio di prima a sinistra dove Pedro crossa di prima intezione con il mancino, Torres arriva di testa in acrobazia e anticipa Enyeama per il raddoppio, quinto gol personale nel torneo. punizione per la Spagna dalla trequarti difensiva. David Villa prende il pallone e sorprende tutti lanciando lungo dove Jordi Alba è partito prima della metacampo prendendo il tempo ai difensori. Scatto solitario, scartato Enyeama con dribbling a rientrare sul destro e appoggio nella porta vuota. E’ il 3-0 definitivo.



È già concentrato sulla partita contro l’Italia: “E’ un avversario difficilissimo, siamo due grandi d’Europa, abbiamo giocato una finale l’anno scorso. Per loro sarà una rivincita, ma noi vogliamo arrivare in finale. Questa sera (ieri, ndr) c’era tantissimo caldo, è impressionante il grado di umidità che c’è qui; ma abbiamo giocatori molto tecnici e questo ci permette di risparmiare energia. Nel secondo tempo siamo stati più concentrati, questo ci ha permesso di sforzarci di meno rispetto alla prima parte di gara in cui abbiamo fatto più fatica”

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