Una partita per vendicare la finale degli Europei. Italia- Spagna, semifinale della Confederations Cup in programma giovedì alle 21.00 italiane a Fortaleza avrà veramente un sapore speciale per gli azzurri di Cesare Prandelli. Senza Mario Balotelli sarà tutto più difficile, ma certo non impossibile. Dovremo avere tanta concentrazione e tentare di bloccare quel possesso palla che è la caratteristica vincente della nazionale campione del Mondo. C’è un altro elemento che gioca a nostro sfavore, la condizione fisica non apprezzabile che sta condizionando la nostra nazionale fin da Repubblica Ceca-Italia. Insomma dovremo fare la partita perfetta, ben sapendo che questa Spagna è per il momento di caratura superiore alla nostra, come ha dimostrato vincendo il suo girone senza fare troppa fatica. Un esame importante a cui dunque arriviamo con qualche problema di troppo: servirà un’impresa che parta da una difesa finalmente più efficace. Per parlare di questo grande match abbiamo sentito Luisito Suarez. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Quale sarà la chiave tattica per battere la squadra campione del mondo? Sarà durissima trovare il modo per fermare la Spagna. E’ una squadra che ha una padronanza di gioco incredibile, con un possesso palla fantastico. Fermare proprio questo possesso palla sarebbe l’ideale, ma visto che i giocatori spagnoli hanno qualità tecniche eccezionali, per l’Italia questo non sarà semplice.
Senza Balotelli che Italia sarà? Gli azzurri perderanno di potenza e profondità. Non potranno mettere sotto pressione la Spagna e questo non sarà l’ideale per una squadra che è anche giù fisicamente.
Quali alternative da inserire al suo posto? Direi El Shaarawy sicuramente, con a fianco un giocatore come Giovinco o Diamanti.
La difesa italiana è un problema? Direi proprio di sì, anche qui è un problema fisico. Bisognerà che tutta la squadra dia una mano al reparto arretrato per evitare problemi seri per la Nazionale.
Buffon non è più una sicurezza? E’ proprio un momento no. Anche Buffon è apparso incerto contro il Brasile, non sta attraversando il suo momento migliore.
La Spagna ha una panchina più lunga? Questo sarà un altro elemento di superiorità per la nazionale iberica, squadra che oltre all’undici titolare ha cinque o sei elementi molto forti, dello stesso livello dei giocatori che scendono in campo dall’inizio. Una panchina veramente super.
Ci sono punti deboli nella Spagna? Penso che la Spagna sia la squadra più forte di questa Confederations, più completa anche del Brasile. I giocatori hanno un livello tecnico incredibile, gli vengono insegnati i fondamentali del calcio fin dai primi anni in cui imparano questo sport. C’è una scuola che si rinnova in continuazione, il ricambio generazionale è pronto anche per il futuro.
Si spiega così il successo dell’Under 21? Sì, il successo dell’Under 21 è proprio la conseguenza di questo lavoro che sta proseguendo negli anni.
Il suo pronostico per Italia-Spagna? Vedo un successo della Spagna per 2-1. (Franco Vittadini)