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E’ una finalina quella che l’Italia affronta questa sera contro l’Uruguay. Non quello che ci saremmo aspettati: speravamo di essere al Maracanà contro il Brasile, invece siamo a Salvador de Bahia a giocarci il terzo posto della Confederations Cup 2013. Ancora una volta la Spagna – ai rigori, come nel 2008 – ci ha tolto la possibilità di giocarci un titolo; pazienza, meglio qui che tra un anno, dirà qualcuno. Contro la Celeste vedremo turnover e buone intenzioni, perchè comunque c’è in ballo una medaglia e la partita fa parte del processo di crescita del gruppo di Prandelli. Si gioca alle 18 italiane (in Brasile saranno le 13). 



Inizia con una velata polemica la vigilia della partita per gli Azzurri: “Andrebbe rivista l’idea di una finale per il terzo posto in un torneo a 8 squadre”, ha detto Cesare Prandelli, “ma la partita c’è e la giochiamo. Nessuna scusa, dobbiamo saper lavorare anche mentalmente, senza pensare che abbiamo avuto poco tempo per prepararci. E’ un’occasione per dare continuità alla nostra filosofia, e darò meno spazio a chi ne ha avuto meno. L’Uruguay? Come carattere non sono secondi a nessuno, hanno temperamento ma anche qualità, si adattano agli avversari, forse solo Suarez dà qualche riferimento attaccando la profondità. Sono diversi dalla Spagna e tatticamente è la partita più difficile da preparare, perchè giovedi avevo più forza a disposizione”. Prandelli è ottimista: parla di cose imparate, di “situazioni pensate per far male, abbiamo attaccato in cinque uomini e con quattro passaggi per mettere in difficoltà la Spagna”. Questo pomeriggio vedremo dunque il turnover, nonostante il parere che ci ha dato in esclusiva Riccardo Cucchi: sempre Buffon in campo, torna titolare De Sciglio a sinistra con il confermato Maggio a destra, è di nuovo difesa a 4 con il tridente davanti e Bonucci-Astori è la coppia centrale. A centrocampo il regista lo fa De Rossi, con il supporto di Candreva e Montolivo; si rivede El Shaarawy titolare dopo aver giocato pochissimo con il Milan e in queste partite brasiliane. Gilardino, gioco forza, è confermato al centro dell’attacco, sulla destra agisce Diamanti, anche lui dimenticato da Prandelli in questi giorni.



Oltre ai due portieri di riserva Sirigu e Marchetti, c’è Chiellini in difesa con Giaccherini e Aquilani per il centrocampo. Cerci può giocare sull’esterno destro ma anche andare a cambiare modulo, magari pensando un 4-2-3-1 con Diamanti che si sposta al centro. Infine Giovinco, positivo in questa Confederations Cup in cui ha trovato il primo gol in Nazionale (contro il Giappone, decisivo).

Si è allungata la lista degli infortunati per Prandelli: oltre a Abate e Balotelli, rientrati in Italia già prima della Spagna, mancano Pirlo (che aveva stretto i denti per giocare la semifinale), Marchisio e Barzagli. Brutte notizie anche per Antonio Conte, pur se non sembra essere nulla di grave.



Oscar Washington Tabarez conosce bene il calcio italiano: vero che è passato tanto tempo, ma da noi il Maestro ha allenato. “Sono forti”, ha detto in conferenza stampa, “sono ben organizzati, ma a questo punto del torneo siamo tutti stanchi, quindi può accadere di tutto”. E sulla formazione che metterà in campo: “Potrebbe essere quella che ha giocato contro il Brasile, noi ci teniamo a fare bene fino in fondo. Siamo due squadre che non hanno sfruttato le occasioni avute, e penso che contro la Spagna il vero uomo-partita sia stato Prandelli, per come ha impostato la gara affrontando a tu per tu l’avversario. Credo ci stiano preparando qualche trappola, ma noi non ci stiamo a perdere. Il terzo posto sarebbe importante soprattutto per dimostrare di potercela giocare con tutte le migliori al mondo, una cosa che a noi non capita spesso”. Dunque, spazio ai titolari. Muslera in porta, Maxi Pereira e Martin Caceres sulle corsie con Lugano e Diego Godin coppia centrale. A centrocampo il perno davanti alla difesa sarà Arevalo Rios, con Diego Perez e Cristian Rodriguez ai suoi lati (il centrocampista dell’Atletico Madrid serve per dare maggior qualità in mediana). Attacco esplosivo, quello che ormai conosciamo bene: stavolta il centrale potrebbe essere Edinson Cavani, con Suarez e Forlan spostati sulle corsie. Ad ogni modo, sarà un tridente che si scambierà molto spesso la posizione. 

Le armi a disposizione di Tabarez sono tante, a cominciare da Abel Hernandez che ha segnato quattro gol contro Tahiti e poi è tornato in panchina senza colpo ferire. C’è anche Alvaro Gonzalez che bene ha fatto con la Lazio, poi l’ex Bologna Gaston Ramirez e Nicolas Lodeiro: uomini di talento che possono sempre inventare la giocata. Torna a disposizione il veterano Andres Scotti, che era stato espulso contro Tahiti, ci sono anche i due giocatori dell’Inter Gargano e Alvaro Pereira.

Non ci sono indisponibili per Tabarez, che mette quindi in campo la formazione migliore e ha tutte le alternative.

 

 1 Buffon; 2 Maggio, 19 Bonucci, 4 Astori, 5 De Sciglio; 6 Candreva, 16 De Rossi, 18 Montolivo; 23 Diamanti, 11 Gilardino, 14 El Shaarawy. All. Prandelli

A disp: 12 Sirigu, 13 Marchetti, 3 Chiellini, 7 Aquilani, 22 Giaccherini, 17 Cerci, 10 Giovinco

Squallficati: –

Indisponibili: Abate, Barzagli, Pirlo, Marchisio, Balotelli

 1 Muslera; 16 Maxi Pereira, 2 Lugano, 3 Godin, 22 M. Caceres; 15 Perez, 17 Arevalo Rios, 7 C. Rodriguez; 9 Suarez, 21 Cavani, 10 Forlan. All. Tabarez

A disp: 12 Castillo, 23 Silva, 4 Coates, 13 Aguirregaray, 19 Scotti, 5 Gargano, 6 Alvaro Pereira, 8 Eguren, 20 A. Gonzalez, 14 Lodeiro, 11 A. Hernandez, 18 Ramirez

Squalificati: –

Indisponibili: –

 

Arbitro: Haimoudi (Algeria)