Zero a zero alla Generali Arena di Praga: gli azzurri raccolgono un punto sudato e salgono a quota 14, consolidando il primo posto nel gruppo B di qualificazioni mondiali. La Bulgaria seconda è ora staccata di 4 punti: a 4 giornate dalla fine il margine è di relativa sicurezza. Resta terza la Repubblica Ceca, volitiva ma manchevole del centesimo per fare l’euro. Espulso Mario Balotelli per doppia ammonizione (fiscale la seconda): salterà Italia-Bulgaria del 6 settembre, prossimo appuntamento “mondiale”. Per l’Italia è tempo di volare in Brasile per la Confederation Cup.



Nonostante il -o forse proprio a causa del- divario motivazionale (i cechi dovevano vincere per forza) la partita è stata perlopiù avvincente, quasi mai noiosa anche se non ricca di occasioni da rete. La partenza convinta della Rep.Ceca ha alzato subito il ritmo di gioco, mantenutosi su livelli medio-alti per tutti i 90 minuti. Le emozioni non sono mancate.



Meno motivazioni e meno energia: singoli meno tonici, tempi di reazione più lenti e reparti meno coesi. Il che non vuol dire scarso impegno, ma semplicemente che i cechi, pur inferiori tecnicamente, ne avevano di più. Poco fiato a centrocampo, dove De Rossi ha spesso pestato le zolle di Pirlo, e Marchisio è inseguito il pallone più che giostrarlo. Con Montolivo a dare una mano dietro l’attacco ha ricevuto poco, meglio la difesa che però ha concesso una palla gol di troppo per tempo. Tutto considerato il punto ci va bene.

Assetto dinamico ed atteggiamento grintoso per la nazionale ceca, che ha giocato con maggiore voglia rispetto all’Italia e ai punti avrebbe meritato di vincere. Squadra organizzata ma poco acuminata in attacco, dove Kozak avrebbe bisogno di una spalla più vicina. Ma con difesa solida, spinta sulle fasce e centrocampisti interscambiabili ci hanno concesso poco e messo in difficoltà.



Direzione coerente anche se un pò troppo rigida: la seconda ammonizione a Balotelli pare eccessiva. Ok i fuorigoco.

Italia

Tre parate decisive: se ne possono dire tante ma se non ci fosse lui…

Patisce più Kadlec quando si posta a sinistra che Libersky, suo avversario originario. Un buco che per poco non costa caro (palo), pochino in avanti.

La solita sicurezza, con lui non si passa. Si ricorda un solo intervento falloso.

Non esattamente tranquillo con Kozak, ma mai veramente in affanno in marcatura. Prova ad impostare.

La Rep.Ceca pende a sinistra anche perché Selassie attacca meno; sino all’espulsione di Balo si vede più nella metacampo altrui.

Si sposta un pò troppo in mezzo, quasi sbattendo su Pirlo; poi si allarga a dismisura ma per ordini di scuderia; in ogni caso nel pareggio c’è anche la sua fatica.

Si muove molto e sbaglia poco, provando a dare aria all’azione, ma tra l’inerzia degli altri e la nostra fatica ha poche occasioni per illuminare dal 32’st AQUILANI 6,5 Entra bene in partita, dà una bella mano in fase difensiva recuperando qualche pallone.

Si vede poco anche perché spesso copre spazi lontani dall’azione e buchi all’apparenza secondari. Ma non si risparmia e lotta fino alla fine.

Oscilla fra trequarti e centrocampo, a volte si defila un pò troppo lasciando Balotelli senza l’appoggio di cui avrebbe bisogno. Anche lui ha meriti più agonistici che tecnici.

Ha una buona palla in area: può servire Marchisio ma ritarda il da farsi. Ingabbiato come una fiera allo zoo, lotta perlopiù solo e forse troppo: due gialli, rosso e sotto la doccia.

I movimenti sono interessanti, ma di palloni ne manovra pochi: uno è un bel cross per Balo, storto di poco dal 1’st GIOVINCO 6 Un bel numero in partenza, poi deve chinare il capo ed inseguire soprattutto dopo l’inferiorità numerica: lo fa con buono spirito.

All.PRANDELLI 6 Paga la peggior condizione, fisica e mentale, dei suoi giocatori. Cambi strani a pelle, ma in fondo logici.

Repubblica Ceca

Come si suol dire, ordinaria amministrazione. O poco più.

Il Maicon de loraltri comincia a spingere un pò troppo tardi: poteva essere più aggressivo contro Chiellini.

Ruvido ma efficace: su Balotelli impiega le buone e le cattive maniere, alla fine ha ragione lui.

Inizia centrale e non abbocca agli enigmi del Faraone, continua terzino e figura bene anche in fase di spinta.

Venti minuti: un paio di sortite e combinazioni in avanti dal 20’pt SUCHY 6 Entra e cicca un rinvio: pare l’anello debole ma si riscatta strada facendo. Non esattamente pulito ma efficace.

Custode della propria trequarti, si limita a una direzione -spesso passiva- del traffico ma lascia pochi spazi a Montolivo.

E’ quello più tecnico del duo mediano: si muove molto lungo l’asse centrale del campo e smista diversi palloni a buona velocità.

Spina fastidiosa sul versante destro, si adatta bene agli interscambi con Plasil che lo portano in mezzo al campo dal 30’st V.KADLEC 6 Classe 1992, fa un pò di cagnara ma in fin dei conti raccoglie poco.

Il venerabile maestro di cristallo si accende a fiammate ma sa ancora scottare: un suo lancio presenta Kozak davanti a Buffon. Allarga un buon tiro nel primo tempo.

Non sempre bello da vedere, ma ha grinta da vendere e capacità tecniche: più di una volta sfugge ad Abate, una di queste colpisce il palo dal 41’st KOLAR 6 Largo a destra prova a far valere la freschezza negli ultimi affondi.

Come alla Lazio: si sbuccia e sbatte su ogni pallone ma in fase di tiro raccoglie meno: un bel destro che chiama Buffon al tuffo.

All.BILEK 6 La sua squadra non entusiasma ma merita, forse poteva affiancare prima Kozak per provare a colpire un’Italia spossata.

 

Il tabellino

Italia (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo (32’st Aquilani), Marchisio; Montolivo; Balotelli, El Shaarawy (1’st Giovinco) (Marchetti, Sirigu, Astori, De Sciglio, Maggio, Candreva, Giaccherini, Diamanti, Cerci, Gilardino). All.Prandelli.

Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech; Gebre Selassie, Sivok, M.Kadlec, Libersky (20’st Sucky); Hubschmann, Plasil; Darida (30’st V.Kadlec), Rosicky, Jiracek (41’st Kolar); Kozak (Drobny, Kalas, Krejci, Prochazka, Vaclik, Pekhart, Lafata). All.Bilek

Arbitro: Moen (Norvegia)

Ammoniti: Darida (RC) per gioco scorretto, Giovinco (I) per proteste

Espulso: Balotelli (I) per somma si ammonizioni (entrambe per gioco scorretto)

 

(Carlo Necchi)