La buona notizia è che si gioca. Repubblica Ceca-Italia, in programma questa sera alle 20:45 a Praga, è stata in dubbio per tutta la settimana, causa esondazione della Moldava che ha portato anche morti e feriti. Situazione difficilissima per i cechi in questo momento, ma il meteo tiene e allora si va in campo. E’ il gruppo B delle qualificazioni al Mondiale del 2014: ci si arriva con gli Azzurri in testa con 13 partite in 5 partite giocate, mentre la Repubblica Ceca, con le stesse gare, ne ha 8 e punta allo spareggio (vincendo sarebbe seconda). Per Cesare Prandelli e il gruppo azzurro è anche un avvicinamento alla Confederations Cup, vera anticamera della Coppa del Mondo: il 15 giugno si comincia, e allora quale miglior test di una partita ufficiale? L’arbitro sarà il norvegese Moen, terna tutta connazionale. Partita forse agevole per gli Azzurri, che però non possono commettere l’errore capitale di sottovalutare gli avversari (clicca qui per l’intervista esclusiva a Stefano Bizzotto).
Filtrano poche indiscrezioni dal ritiro della Repubblica Ceca: il CT Bilek però ha parlato del contropiede che la sua squadra sa adottare, dicendo che “l’Italia lo teme”; e anche Libor Kozak, che in Italia gioca, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione agguerrita: “Sono motivato e voglio giocare, qualcuno qui ci sottolinea”. Del resto i cechi non sono più quello squadrone che tra fine anni Novanta e inizio Duemila metteva paura a tutti, guadagnandosi tra le altre cose una finale Europea nel 1996 e una semifinale nel 2004. Oggi si fatica: la nuova generazione non ha il talento dei Nedved, dei Baros e dei Rosicky. Che però c’è ancora, e anche oggi guida la squadra dal campo, giocando centrale sulla linea di mezzepunte che ha il compito di supportare al meglio la punta unica David Lafata, 20 gol in 28 partite nell’ultima stagione con lo Sparta Praga. Gli altri due nomi, gli esterni offensivi, sono noti: Plasil è un altro veterano, sette anni nel Monaco, poi un passaggio all’Osasuna e oggi al Bordeaux (segnò un gol contro la Juventus in Champions League: Buffon e Chiellini se lo ricordano bene, così come Marchisio). Jiracek invece ha giocato un ottimo Europeo 2012, che la Repubblica Ceca ha concluso ai quarti di finale. La difesa è forse il punto debole: è vero che in porta c’è un fenomeno del ruolo come Petr Cech e che il terzino destro è quel Gebre Selassie che un estate fa ha fatto sensazione e che oggi è al Werder Brema. La coppia di centrali è lenta e poco tecnica: Michal Kadlec gioca nel Bayer Leverkusen da cinque stagioni e se non altro ha esperienza internazionale, mentre Tomas Sivok è in Turchia, con il Besiktas. Vecchia conoscenza italiana: ha giocato 13 partite con l’Udinese nel 2007/2008. Il terzino sinistro è Limbersky, che il Napoli ha affrontato in Europa League (gioca nel Viktoria Plzen) e prima ancora il Milan in Champions League. Non male la cerniera davanti alla difesa: Darida è stato protagonista della cavalcata del Plzen in Europa League, mentre Hubschmann è una colonna portante dello Shakhtar Donetsk di Lucescu, altro giocatore che gli juventini conoscono.
Il giocatore più famoso è, come detto, Libor Kozak, un’ottima stagione con la maglia della Lazio, chiusa senza reti in campionato ma da capocannoniere di Europa League. Gli altri giocatori sono Daniel Kolar (Viktoria Plzen anche lui), Krejci, Suchy, Vaclik, Pekhart che ha giocato un buon Europeo, poi Kalas e Prochazka. Non sono nomi altisonanti, ma si punta su carattere e determinazione.
Solo Matej Vydra, ed è un peccato: il talentino dell’Udinese, che ha giocato l’ultima stagione con il Watford, ha tanto mercato e la vetrina internazionale peraltro contro l’Italia avrebbe potuto essergli utile.
Tanti i temi toccati da Cesare Prandelli nel suo discorso; naturalmente in questo periodo non si può evitare di parlare di Nazionale, sempre in chiave Nazionale. Come quando il CT dice che “spero che De Rossi resti alla Roma, ma se dovesse andar via potrebbe essere un’esperienza importante per la sua mentalità”. Tuttavia, se Buffon e Bonucci hanno aperto a qualche considerazione sui possibili arrivi nella loro squadra, Prandelli ha poi ripreso subito il discorso. “In settimana abbiamo parlato solo di questa partita, nonostante i giocatori siano al centro di tante storie di mercato. Mi aspetto una Repubblica Ceca molto aggressiva per tutto il campo, loro alzano molto gli esterni e si appoggiano su Rosicky. A me interessa il nostro atteggiamento, per novanta minuti dovremo giocare nella metacampo altrui. Sono disposto a subire qualche contropiede per riuscirci”. Inevitabile la domanda sull’escluso di lusso Osvaldo: “Era importante per il nostro gruppo, ma abbiamo altri attaccanti e va bene così. La squadra si adatta a movimenti diversi, deve essere questa l’idea”. La formazione di questa sera, ampiamente annunciata, è per dieci undicesimi composta di giocatori di Juventus e Milan. Del resto, è così da tempo: l’unico “intruso” è Daniele De Rossi, sul centrodestra del centrocampo a tre con Pirlo in cabina di regia e Marchisio a sinistra. Davanti a Buffon solita linea: Abate a destra, Chiellini torna al suo vecchio ruolo che aveva in bianconero e che potrebbe avere nuovamente dal prossimo anno, quindi terzino sinistro con Barzagli-Bonucci coppia centrale. Se la difesa è juventina, l’attacco è rossonero: Montolivo torna trequartista come agli Europei (atipico: non il classico numero 10), la coppia offensiva è Balotelli-El Shaarawy con il Faraone che ha “sfidato” SuperMario a raggiungere il record di 35 gol in Azzurro di Gigi Riva. “Non è facile, ma ci proverò” ha detto il numero 45 del Milan.
Tutti gli altri convocati vanno in panchina. Sirigu e Marchetti i due portieri, poi ci sono De Sciglio e Maggio per sostituire i terzini, Astori unico cambio dei due centrali (considerando che Chiellini potrebbe spostarsi verso l’interno); Aquilani è il cambio naturale di Marchisio o De Rossi ma può anche giocare davanti alla difesa, Candreva un jolly che tra l’altro apre al 4-3-3 in corsa, essendo esterno di grande gamba. Diamanti, anche lui, andrebbe a modificare il modulo anche solo a livello tecnico, perchè è trequartista diverso da Montolivo; Giaccherini e Cerci per corsa e imprevedibilità, Gilardino e Giovinco seppur con caratteristiche diverse possono dare una mano all’attacco.
Nessuno, anche se ci sono i diffidati che rischiano di saltare la partita di settembre contro la Bulgaria: Buffon, Bonucci, Diamanti e Giovinco.
P. Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschmann, Darida; Plasil, Rosicky, Jiracek; Lafata. All. Bilek
A disp: Drobny, Vaclik, Suchy, Kolar, Krejci, Kozak, Pekhart, Kalas, Prochazka
Squalificati: –
Indisponibili: Vydra
Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Balotelli, El Shaarawy. All. Prandelli
A disp: Marchetti, Sirigu, Maggio, Astori, De Sciglio, Aquilani, Candreva, Diamanti, Giaccherini, Cerci, Gilardino, Giovinco
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Moen (Norvegia)