Una partita da giocare con molta concentrazione per portare a casa un risultato positivo. Così si presenta Repubblica Ceca-Italia, in programma alle 20.45 di stasera a Praga nonostante i nubifragi che hanno colpito l’Europa centrale negli ultimi giorni, causando anche dei morti. L’Italia partirà con i favori del pronostico, ed è a buon punto nel cammino verso la qualificazione a Brasile 2014: è in testa al girone B con 13 punti in 5 partite. I cechi sono terzi con 8 punti, e il loro obiettivo massimo sembrano essere i playoff che disputeranno le seconde classificate nei vari gruppi europei. Un successo quindi garantirebbe quasi sicuramente l’accesso ai Mondiali con diverse giornate d’anticipo. Altrimenti saremmo ancora i favoriti, ma dovremo aspettare le partite autunnali, all’inizio della prossima stagione. La nostra stella sarà Mario Balotelli, mentre il punto di riferimento della Repubblica Ceca sarà Tomas Rosicky, miglior giocatore ceco dell’ultimo decennio. Per parlare di Italia-Repubblica Ceca abbiamo sentito il telecronista Rai delle partite degli azzurri, Stefano Bizzotto. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Repubblica Ceca-Italia sarà una gara decisiva per la qualificazione? Per loro sicuramente. Per quanto riguarda l’Italia, in caso di successo faremmo un passo molto importante verso la qualificazione. In caso di sconfitta dovremmo stare attenti ma rimarremo primi, e poi avremo sempre l’incontro con la Bulgaria in casa. Certo, non potremmo più fare esperimenti negli ultimi incontri.
Tra gli azzurri Balotelli potrebbe fare la differenza? Come ha sempre fatto, anche con San Marino quando ha giocato una buonissima partita. E’ un attaccante che riesce sempre a dare quel qualcosa in più alla Nazionale.
Giusto affiancargli El Shaarawy? Sì, è la soluzione più giusta perché Gilardino gioca nella sua stessa posizione e Giovinco di gol non ne segna poi così tanti.
Cosa pensa della vicenda Osvaldo? Spesso ha dei comportamenti che fanno discutere. Per questa partita comunque è squalificato: si spiegano così quindi le decisioni di Prandelli.
La difesa è il nostro reparto più forte? Ultimamente a dire il vero ha preso qualche gol in più. Certamente è sempre un reparto che fornisce numerose garanzie, su cui l’Italia deve puntare.
La Repubblica Ceca finora ha reso meno del previsto?
Non è più quella eccezionale dei Nedved e dei Baros. Non è stato facile il ricambio e non si è riusciti a trovare una generazione che ripetesse i successi di quelle precedenti. Ecco spiegati i motivi delle difficoltà di questa Nazionale.
Rosicky è il faro di questa squadra? Certamente è il suo punto di riferimento, ma spesso è stato vittima di infortuni che hanno infastidito la sua carriera. E’ del 1980, quindi ha già 32 anni compiuti e questo non depone a suo favore.
Una partita da giocare anche in onore delle vittime dei nubifragi che hanno colpito la Repubblica Ceca? Lo sport e il calcio devono sempre pensare alle persone che si trovano in difficoltà, dare il proprio contributo come sarà in questo caso a Praga e come sarà anche nell’amichevole che la Nazionale sosterrà con Haiti in Brasile in preparazione alla Confederations Cup. Il ricavato dell’incasso sarà devoluto in beneficenza alle vittime del terremoto che colpì questa nazione nel 2010.
Il suo pronostico? Dipenderà anche dalle condizioni del campo, se pioverà o no. Credo comunque che all’Italia potrebbe andare bene anche un pareggio. Un punto non sarebbe da buttare via.
(Franco Vittadini)