Entriamo nel venerdi delle semifinali maschili al Roland Garros. L’ultimo atto al femminile è già scritto: sarà domani, come annunciato tra Serena Williams e Maria Sharapova, non solo le prime due giocatrici del tabellone ma anche e soprattutto le più forti come valori espressi in campo, terra rossa o meno. La speranza (ma sarà dura che accada) è che sia una finale combattuta, con la russa in grado quantomeno di giocarsela con l’americana, apparsa più determinata che mai a vincere un titolo che ha conquistato solo nel 2002 e per questo a livelli di gioco elevatissimi (e quindi non arginabili da nessuna avversaria, come si è accorta Sara Errani). Prima però le semifinali maschili: alle 13, sul campo centrale, Novak Djokovic-Rafael Nadal è una finale anticipata: impossibile non dire il contrario. L’anno scorso si giocarono il titolo: vinse lo spagnolo al lunedi, con la partita interrotta per pioggia e proseguita il giorno dopo. Quest’anno Djokovic ha già battuto Nadal sulla terra, è successo in finale a Montecarlo ma eravamo sulla distanza dei tre set; con la formula lunga invece sul rosso Nadal non ha mai perso dal serbo. Difficile indicare un favorito (clicca qui per l’intervista esclusiva a Paolo Bertolucci), possiamo solo dire che entrambi se la giocheranno al massimo e poi si vedrà. Subito dopo, ecco la sfida tra gli outsider; guai però a dire ai francesi che Jo-Wilfried Tsonga non sia un favorito, perchè tutto il Paese sogna una vittoria transalpina da quel 1983, anno in cui trionfò Yannick Noah. Contro David Ferrer, specialista sulla terra, sarà dura, molto più dura della partita contro Federer che Tsonga ha nettamente vinto in tre set, lasciando solo le briciole all’avversario. La finale sarà domenica, ma è opinione comune che il favorito sarà chi uscirà dalla prima semifinale. Attenzione poi a Sara Errani e Roberta Vinci: saranno fuori dal torneo di singolare, ma puntano al titolo nel doppio che hanno già vinto lo scorso anno. Giocano alle 15 sul Suzanne Lenglen: Nadia Petrova non si è presentata con Maria Kirilenko, stavolta con la slovena Katarina Srebotnik che è altrettanto ostica. Le nostre sono comunque favorite contro la coppia numero 3 del tabellone; dall’altra parte Makarova e Vesnina, tandem ormai rodato, se la vede contro le altrettanto preparate Hlavackova / Hradecka. Torneo bellissimo: le coppie migliori sono rimaste in gara. Tra i junior, Gianluigi Quinzi non ce l’ha fatta: è stato battuto ieri ai quarti di finale dal serbo Nikola Milojevic, che oggi affronta il tedesco Alexander Zverev, testa di serie numero 4. L’altra semifinale maschile vede opposti Borna Coric, numero 9 del seeding, e il cileno Chtistian Garin, outsider del torneo. Da non perdere, per gli appassionati, le semifinali femminili: Belinda Bencic apre sul campo 2 contro Louisa Chirico, americana che fin qui ha sorpreso ma oggi non è favorita contro la numero 2 del tabellone. Più tardi, sul campo 3, la numero uno del seeding e campionessa degli Australian Open Ana Konjuh, che ha vinto in rimonta le ultime due partite, si gioca la finale in una partita che promette scintille contro la tedesca Antonia Lottner, testa di serie numero 5.



 

(1) Novak Djokovic (SRB) – (3) Rafael Nadal (SPA) (semifinale singolare maschile)

(4) David Ferrer (SPA) – (6) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) (semifinale singolare maschile)

 

(4) Ekaterina Makarova / Elena Vesnina – (2) Andrea Hlavackova / Lucie Hradecka (semifinale doppio femminile)

(1) Sara Errani / Roberta Vinci – (3) Nadia Petrova / Katarina Srebotnik (semifinale doppio femminile)



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