Questa sera alle ore 20.30 lo stadio Bloomfield di Tel Aviv ospita Italia-Israele Under 21, partita valida per la seconda giornata del girone A del Campionato Europeo 2013 di categoria, organizzato appunto da Israele. Quindi per gli azzurrini del c.t. Devis Mangia stasera è in programma la sfida contro i padroni di casa, ma tecnicamente è l’Italia a partire nettamente favorita. La rosa italiana è davvero notevole in quanto a qualità in tutti i reparti, soprattutto grazie a tanti talenti già affermati a centrocampo e in attacco. Ci sono grandi aspettative su questa Under 21, che punta dichiaratamente all’obiettivo della vittoria di quello che per l’Italia sarebbe il sesto titolo continentale nella storia. Di fronte avremo una squadra che si è qualificata alla fase finale in quanto organizzatrice, ma il pareggio conquistato nella prima giornata ha dimostrato che gli israeliani sono una squadra rispettabile, certamente da non sottovalutare. La formula dell’Europeo è semplice: ci sono otto squadre partecipanti divise in due gironi da quattro, e le prime due di ogni gruppo accedono alle semifinali incrociate, che designeranno le due finaliste. Dopo i risultati della prima giornata, l’Italia è nettamente favorita per il passaggio del turno: se vince la qualificazione sarà già cosa fatta, e addirittura con buone possibilità di centrare già anche il primo posto nel girone (anche se questo dipenderà dalla combinazione del risultato dell’altra partita). Una occasione da non lasciarsi sfuggire, anche se pure con un pareggio e persino con una sconfitta nulla sarebbe compromesso, ma naturalmente si tratta di scenari ai quali Mangia non vuole nemmeno pensare. Israele invece sogna un risultato positivo, che sarebbe da incorniciare sia per il prestigio sia perché in quel caso il sogno di qualificarsi per le semifinali comincerebbe a diventare realtà.
L’Italia ha vinto cinque volte questo torneo: le tre consecutive nel 1992, 1994 e 1996, sotto la guida di Cesare Maldini, sono ancora il record assoluto per questa manifestazione, in anni in cui l’Under 21 era diventata proprietà italiana. Dopo una sola edizione di pausa, gli azzurrini tornarono al successo nel 2000 con Marco Tardelli in panchina, e poi ancora nel 2004 con Claudio Gentile, quando aggiunsero anche la medaglia di bronzo olimpica ad Atene. Da allora però non siamo più nemmeno arrivati in finale: l’obiettivo è naturalmente quello di rinverdire la tradizione, e questo gruppo ha certamente le qualità per farlo (clicca qui per leggere l’intervista con Alberto Malusci). Nelle qualificazioni i ragazzi hanno convinto, vincendo il gruppo 7 con sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, con 27 gol realizzati e 8 subiti (curiosamente, abbiamo perso punti solo contro l’Irlanda). Devis Mangia è subentrato a girone già praticamente vinto, per sostituire Ciro Ferrara che era passato alla Sampdoria. Nei playoff l’Italia ha staccato il pass per Israele battendo la Svezia: 1-0 a Pescara (gol di Ciro Immobile), 3-2 a Kalmar con le reti di Lorenzo Insigne, Alessandro Florenzi e ancora Immobile. Il c.t. Mangia ha a disposizione giocatori già affermati. I tre sopra citati sono stati protagonisti dell’ultima stagione in serie A, in più Prandelli ha “prestato” Marco Verratti, che in Francia ha giocato una stagione strepitosa, e l’attaccante giallorosso Mattia Destro. La qualità non manca, anche se purtroppo da qui in poi si dovrà fare a meno di Luca Marrone (clicca qui per le probabili formazioni di Italia-Israele Under 21), il cui infortunio è stata l’unica nota negativa della bella vittoria contro l’Inghilterra, sigillata dal gol su punizione di Insigne. La storia di Israele è molto diversa: solo nel 2007 si è qualificata per la fase finale di un Europeo Under 21, ma chiuse la sua avventura in Olanda con tre sconfitte in altrettante partite del girone e senza segnare nemmeno un gol. Ecco perché il pareggio contro la Norvegia (2-2) e le reti messe a segno da Niton e Turgeman sono già da considerarsi storici. Questo Europeo è speciale per gli israeliani, sia perché è il primo grande evento calcistico che organizzano, sia perché nella rosa ci sono anche sei giocatori di etnia araba e religione musulmana, ed è un bel messaggio per l’integrazione. Tuttavia, non sarà molto facile unire a questi risultati anche grandi soddisfazioni sul campo. La partita di oggi potrebbe essere fondamentale in tal senso. Staremo dunque a vedere come finirà, la parola adesso passa al campo: la diretta di Italia-Israele Under 21 sta per cominciare…



 

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