Che avesse un carattere non proprio mansueto lo si sapeva. Del resto, gran parte della sua fama, oltre che per merito delle sue inequivocabili doti con la palla, è certamente figlia dei suoi continui colpi di testa, fuori dai campi di calcio, beninteso. Ma Mario Balotelli è fatto così, impossibile cambiarlo: incredibilmente irrequieto, instancabilmente seduttore, irrimediabilmente istintivo. Fosse fatto diversamente, piacerebbe di meno: certo, Cesare Prandelli dormirebbe sonni più tranquilli, ma i tifosi, sempre in attesa di un imprevedibile Balo-show tornerebbero a casa un po’ a bocca asciutta. Fortunamente l’attaccante rossonero ha sempre un boccone pronto da servire a tutti gli amanti della polemica e del gossip e, dopo essere stato espulso per una doppia ammonizione dalla sofferta partita che la Nazionale azzurra ha disputato a Praga contro la Repubblica Ceca (poi conclusasi 0 a 0), ha investito con la sua furia tutto ciò che si gli si parava innanzi. Prima lo sfogo contro le pareti del tunnel e degli spogliatoi, prese a calci e pugni infine, giunto in hotel, un velenoso tweet. “Scrivete pure quello che volete ma alla Confederation cup tifate un’altra nazione. Ve lo dico con il cuore. E rivedete la partita bene, tutta”, ha tuonato verso mezzanotte il fuoriclasse dal social network, ripetendo le parole che aveva indirizzato, subito dopo la doccia, a chi gli chiedeva un commento sul cartellino rosso. Poi la partenza per l’Italia, dove all’aeroporto di Malpensa, alle due e mezzo del mattino, c’era ad attenderlo la fidanzata Fanny. Tanto può l’amore che il buon Mario deve essersi pentito amaramente dello sbotto su Twitter: alle tre di questa notte, con un nuovo tweet, il bresciano fa pubblica ammenda per la sua irosa sparata. “Ieri la mia reazione non è stata giusta, chiedo scusa”, scrive con il capo cosparso di cenere, “SCUSA.. Alla mia squadra. Devo imparare… Ancora..”. Come si fa a non perdonare uno così?