Il primo tempo di Brasile-Spagna finisce sul punteggio di 2-0. Per ora la finale di Confederations Cup sta rispettando le attese, non tanto per il numero di occasioni da rete quanto per il livello di gioco in campo. Il Brasile si è portato in vantaggio con Fred al 10′ minuto: gol in mischia, con l’attaccante caparbio ad insaccare anche da semi sdraiato, anticipando l’uscita bassa di Casillas. Il Brasile ha avuto almeno altre due occasioni buone per raddoppiare: la prima su punizione con Hulk, che spara fortissimo dai 20 metri ma non inquadra la porta; la seconda con Fred, che sfrutta un bel passaggio di Neymar dal limite sinistro per battere a rete di prima intenzione, ma il destro rasoterra trova l’ottima parata di Casillas col piede. La Spagna ha faticato a trovare spazi nella trequarti campo brasiliana, ma il Brasile non si è limitato a difendersi dopo il vantaggio: i carioca stanno correndo tantissimo, poche volte si è vista una squadra spendere così tanto, tutti i giocatori hanno la maglietta zuppa di sudore. La Spagna ha un’occasione importantissima, al 37′: Torres trova bene Mata che apre per Pedro; la difesa del Brasile è aperta, Pedro entra in area da sinistra e spara rasoterra: Julio Cesar è superato ma David Luiz è eroico e salva la situazione con una scivolata incredibile. Al 43′ il raddoppio del Brasile, in un Maracanà che è ormai una bolgia dantesca: Neymar lanciato serve Oscar al limite, il fantasista del Chelsea temporeggia marcato, poi torna a servire Neymar che con intelligenza è rientrato dal fuorigioco: sinistro violentissimo sotto l’incrocio, difficile dare colpe a Casillas che pure ha subito gol suo palo. Finisce il primo tempo è già si canta sulle tribune: basterà al Brasile la dote di vantaggio accumulata? La Spagna è sempre la Spagna…
Finora, partita perfetta, e il salvataggio pre-due a zero che come si suol dire, vale un gol.
Non è un modo di dire, il primo tempo ha esaltato il lavoro di tutti. Anche Hulk che come al solito fa fatica a vedere la porta, si sta smazzando uno sforzo in stile Rooney, rinculando sulla fascia. Davvero difficile che il Brasile possa reggere altri 45 minuti su questi ritmi, ma il Maracanà sta già dando una grossa mano.
E’ l’unico che dà l’impressione di poter bucare la trequarti carioca, con i suoi volteggi palla al piede: anche un buon tiro dalla distanza
Pedro si salva perché segna un gol “virtuale”, negato solo da una prodezza di David Luiz. Allora indichiamo Xavi, pur senza volergliene, perché per ora il pressing e il movimento dei dirimpettai gli hanno impedito di tenere assieme la manovra.
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