Il Mondiale Under 20 si avvia verso la sua conclusione: si sono giocate ieri le due semifinali, sabato ci saranno le finali che decreteranno la squadra che vincerà la medaglia di bronzo e quella che si sarà assicurata il torneo. Tante le sorprese (fuori la Spagna favoritissima della vigilia, l’Iraq tra le prime quattro, solo per citarne alcune), soprattutto tanti i talenti in erba che si sono messi in mostra nella manifestazione di stanza in Turchia. Gli osservatori e i talent scout hanno osservato, annotato, riportato: da qui possono uscire i campioni di domani, oggi delle occasioni perchè si può acquistare a prezzo contenuto per poi eventualmente rivendere con grandi plusvalenze (l’Udinese insegna), ma anche coltivare e far esplodere i giocatori per goderseli. u questi giovani prospetti c’è l’interessi di grandi club della serie A come Inter, Milan, Roma e Juventus, ma “alcuni sono già fuori portata”, ci ha detto Filippo Vergani, agente FIFA e profondo conoscitore del calcio giovanile; IlSussidiario.net lo ha contattato in esclusiva per un parere sui possibili affari che le squadre italiane potrebbero realizzare. “Pogba, Kondogbia e Quintero sono dei top player per questa categoria, Gerard Deulofeu e Jesé Rodriguez non si spostano da Barcellona e Real Madrid”. Ci sono però altri nomi: di questi ci ha parlato Vergani, facendo una panoramica del torneo.
Filippo, partiamo da una tua opinione: qual è la squadra più forte del Mondiale Under 20? Sicuramente la Francia, che era la mia favorita anche prima che fosse eliminata la Spagna. Pogba e Kondogbia sono dei top player per questa categoria: il centrocampista della Juventus è il più forte, è qui solo perchè la Nazionale maggiore, di cui è un potenziale titolare, non ha impegni. Kondogbia è più difensivo, si completa alla perfezione con Pogba.
Per lui le italiane non hanno speranze? Direi di no. Certo, sul mercato mai dire mai, ma dovrebbe restare al Siviglia che chiedeva 14 milioni di euro e dopo il Mondiale alzerà probabilmente a 20. Ci pensava il Real Madrid, ma l’interesse risale ai tempi di Mourinho.
Chi altri nella Francia da segnalare? Sicuramente Florian Thauvin (doppietta in semifinale, ndr), gioca nel Bastia con cui quest’anno ha fatto 10 gol. E’ anche lui un 1993, è un trequartista-ala veloce e molto tecnico, resistente fisicamente. E’ un giocatore moderno: mi piace più di Sanogo, che è vicino all’Arsenal. Sono comunque due giocatori diversi.
Poi? Samuel Umtiti, difensore che in passato era stato accostato al Milan. Non è un giocatore fatto e finito, ma ha potenzialità e buone qualità fisiche e tecniche. Può diventare molto forte in prospettiva.
Passando ad altro: ci sono giocatori che possono interessare alle italiane? Ci sono due ghanesi che giocano ancora in patria; Odjer Moses è già vicino al Chievo – così come il colombiano Borja – ma segnalo anche Clifford Aboagye, un ’95 che vedrei molto bene in serie A, e Ebenezer Assifuah, un attaccante che in passato era stato accostato all’Udinese. Grandi doti fisiche, forse deve migliorare sotto porta.
Altri nomi? Uno che può interessare alle italiane è Giorgian De Arrescaeta, il trequartista dell’Uruguay; da questa Nazionale, il Cagliari ha quasi definito l’acquisto di Felipe Avenatti. E poi, ci sono due nomi dal Portogallo.
Bruma? E’ stato accostato alla Roma… Lui sicuramente: ha grande tecnica e grande dribbling, ma giocatori come lui, esterni di grande qualità, in Portogallo non sono rari. La vera domanda è come maturerà: può diventare il nuovo Cristiano Ronaldo, ma anche rimanere un buon giocatore e niente di più.
L’altro nome? Ricardo Esgaio, anche lui dello Sporting Lisbona che come vivaio non ha eguali in Portogallo: è molto simile a Bruma, forse un po’ meno dotato come qualità ma molto bravo nel tirare le punizioni. Poi, vorrei segnalare un altro nome.
Prego. Quello di Oliver Torres. L’hanno nominato in pochi perchè la Spagna ha fenomeni come Jesé Rordiguez e Deulofeu, ma lui è un regista che ha grandi piedi, un’ottima visione di gioco e grande personalità. Mi ha impressionato.
Può arrivare in Italia? Difficile: è del vivaio dell’Atletico Madrid e ha già esordito in prima squadra. Ci sono pochi margini perchè le nostre squadre riescano a prenderlo. (Claudio Franceschini)