Dobbiamo chiamarla la domenica nera? Decisamente, almeno per quanto riguarda il mondo dell’atletica. Abbiamo dato notizia nel pomeriggio della positività di Tyson Gay a una sostanza non ancora identificata, riportando anche le parole del velocista statunitense che di fatto ha confessato, pur dicendo di essere stato tradito; ma le sorprese – negative – per la velocità su pista non sono finite. In serata arriva anche la conferma di un altro controllo, questo effettuato a fine giugno, che ha riscontrato la positività di ben cinque atleti giamaicani. La gara in questione è un Trial locale, a Kingston: i nomi stanno emergendo, perchè oltre a quelli di due lanciatori per ora rimasti anonimi ci sono anche quelli di Nesta Carter e Sheron Simpson, ma soprattutto di Asafa Powell. Un terremoto: Carter ha fatto parte della 4×100 che ha vinto l’oro olimpico (nel 2008 Powell, nel 2012 Carter che sostituì proprio il compagno infortunato), stesso discorso per Powell che a titolo individuale ha anche vinto quattro medaglie mondiali e ha centrato in due occasioni il record del mondo sui 100 metri (nel 2005 e 2007), rimanendo imbattuto sulla distanza per tutto il 2006. Insomma, il più grande velocista giamaicano prima di Usain Bolt, e uno dei migliori al mondo. Anche in questo caso la sostanza vietata non è ancora stata resa nota, ma dalle prime indiscrezioni filtrate sembra che tutti e cinque siano risultati positivi allo stesso prodotto e che l’assunzione sia avvenuta attraverso un nuovo integratore che da poco tempo è stato inserito negli allenamenti dei giamaicani, la cui positività è già stata confermata dalla Jadco (l’agenzia nazionale antidoping) nella persona del direttore Herb Elliott. Si attendono le controanalisi, ma la notizia è di quelle forti: dopo Tyson Gay, anche Asafa Powell, e con lui un altro oro olimpico.