Ieri Alberto Contador ha vivacizzato una tappa tutto sommato facile – almeno per gli uomini di classifica – attaccando sulle rampe del Col de Manse a pochi chilometri dal traguardo di Gap. Un attacco che non ha dato effetti, almeno per quanto riguarda il distacco fra lo spagnolo e la maglia gialla Chris Froome (rimasto di 4’25”) e che ha esposto entrambi ad un grosso rischio quando Contador è caduto in discesa costringendo Froome ad una escursione sul prato per evitare guai peggiori. Il Tour de France sembra ormai segnato in virtù del dominio del britannico del Team Sky, e agli avversari non resta altro che cercare ogni occasione per metterlo in difficoltà sperando che vada in crisi. Il leader della Grande Boucle non ha però preso bene gli attacchi di Contador: “Lui e Roman Kreuziger (compagno di squadra dello spagnolo, ndR) hanno preso molti rischi in discesa, troppi. Ci sono rischi calcolati e rischi non calcolati: questi erano non calcolati. I Saxo andavano al limite: tentavano il tutto per tutto, sono disperati. Contador, scendendo a quella velocità, mi ha messo in pericolo ma io sono rimasto calmo. Richie Porte ha fatto un lavoro enorme, la sua presenza mi ha dato molta fiducia. Nulla è garantito nel ciclismo, basta un niente e il Tour è compromesso. Potevo rompermi un osso e finire la corsa… con una corsa in ospedale. E non capisco perché Contador se la sia presa con Nairo Quintana, non mi sembra che abbia approfittato della circostanza per attaccarci”. Certamente Froome dal suo punto di vista ha ragione: era quasi impossibile fare la differenza in quella tappa, e alla fine l’unico esito degli sforzi di Contador è stata la caduta e le botte che ne sono conseguite. E’ però vero anche che in un Tour così tanto dominato da Froome agli avversari non resta altro che prendersi pure i rischi “non calcolati” (per usare le parole del britannico), attaccando ad ogni minima possibile occasione e regalando spettacolo agli spettatori in un Tour che altrimenti sarebbe finito già ad Ax 3 Domaines dopo il primo arrivo in salita dominato dal ‘keniano bianco’. Oggi c’è la cronometro Embrun-Chorges, a Froome l’occasione per allungare ancora in classifica e spegnere anche le ultime speranze degli avversari. (Mauro Mantegazza)



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