È una amichevole di lusso quella organizzata per l’Udinese alle porte di Salisburgo, il clima è quello giusto, sia dal punto di vista climatico che da quello delle emozioni. Lo stadio è piccolo ed è pieno, a pochi minuti dall’inizio arriva un bel seguito di tifosi dell’Udinese, una quarantina circa, iniziano a cantare e non smetteranno più anche quando verranno sbeffeggiati da quelli del Bayer Leverkusen nel secondo tempo. Nel calcio moderno, un calcio molto fisico, fatto di preparazione atletica intensa e precisione tattica quello che conta però è sempre la determinazione ed è quella che è mancata all’Udinese dopo il primo gol subito. La squadra friulana manda in campo due formazioni diverse nei due tempi di gioco ma lo stesso modulo: 3-5-1-1 con Kelava in porta, Hertaux, Danilo e Domizzi in difesa, Widmer, Badu, Allan, Merkel e Pasquale sulla linea di centrocampo e Pereyra a supporto di Di Natale. Quest’ultimo molto applaudito prima, dopo e durante da tutto lo stadio, soprattutto dagli austriaci. La squadra parte bene, il Bayer è chiuso e i suoi portatori di palla vengono aggrediti dai friulani che sembrano avere testa e voglia. Il gioco per i tedeschi inizialmente non riesce a passare per vie centrali, sono costretti a lanci lunghi o a fraseggi sulle fasce. L’Udinese invece gioca con buoni schematismi, cerca di evitare il lancio lungo, a portar su la squadra ci provano i difensori, Allan con delle buone accelerazioni e un ispirato Widmer sulla fascia destra. Totó quando tocca palla è pericoloso ma il primo ad avere l’occasione del vantaggio è Hertaux – dopo sette minuti – che si trova il pallone fra i piedi a seguito di un calcio d’angolo e tira debolmente in porta. All’11’ la prima parata di Kelava e sulla respinta ci riprova Kiessling ma tira a lato. Sempre su calcio d’angolo per l’Udinese arriva una delizia di Totò che cerca la porta direttamente dalla bandierina e trova il primo palo, sul proseguimento dell’azione il bomber friulano strappa applausi alzandosi la palla in un pallonetto morbidissimo con l’esterno del piede saltando l’uomo, mette in mezzo ma l’azione non porta frutto. Poco dopo è Badu ad avere una buona occasione, da una palla recuperata a centrocampo salgono in fretta Di Natale e Pereyra che lasciano spazio al ghanese che entrato in area tira a lato incrociando troppo e facendo arrabbiare, manco a dirlo, Totò che aspettava il pallone in mezzo all’area. Poco dopo sempre il capitano centra la traversa da un calcio di punizione dal limite procurato da Domizzi, di nuovo applausi per il piccolo napoletano. L’Udinese ha il pallino del gioco, i giocatori si trovano abbastanza bene per essere agli inizi; Pasquale urla al difensore che a turno porta palla: “giocala, giocala!” e così facendo l’Udinese, soprattutto a destra arriva spesso a farsi pericolosa. Al 25′ bella azione di Widmer che dopo essersi spinto sulla fascia rientra verso il centro per calciare di sinistro, il tiro è buono ma viene centrato in pieno Badu incredibilmente davanti al portiere. L’azione successiva del Bayer si conclude con un tiro deviato da Hertaux in calcio d’angolo. Dalla bandierina arriva il gol del vantaggio: Kelava esce fuori tempo ed Hertaux si fa sorprendere dallo stacco imperioso di Rolfes. La squadra come detto si disunisce, ogni passaggio sbagliato viene sottolineato da gesti sconsolati, Pereyra arretra troppo e Totò da solo può fare poco. Due minuti dopo il gol arriva un altro tiro di Hegeler Jens ben parato da Kelava. Al 34′ doppia conclusione di Kiessling che punisce una Udinese sbilanciata in avanti, il primo tentativo viene parato il secondo finisce in rete alle spalle del portiere friulano. Dopo qualche altro tentativo dei tedeschi, a dimostrazione di una Udinese spaurita, il primo tempo finisce. Nel secondo tempo molte meno emozioni, il Bayer cambia poco, l’Udinese cambia tutta. Pawlosky in porta, Naldo, Coda e Bubnjic in difesa, a centrocampo Basta, Pinzi, Jadson, Lazzari e Silva, in attacco Vydra a supporto del gigante Ranegie. Molte interruzioni per infortuni e ritmo molto più blando, a centrocampo Pinzi fa subito capire che non è disposto a perdere entrando molto duro su un tedesco e al 53′ dopo un bel filtrante sfiora il gol tirando sul portiere. Al 61′ però arriva il terzo gol del Bayer con il coreano Son che punisce una difesa un pò disordinata. La reazione friulana non c’è, i due attaccanti danno poca profondità, Ranegie non riesce quasi mai a protegger palla nonostante il fisico, Vydra corre tantissimo ma è l’unico quindi spesso corre a vuoto, Jadson è nervoso e il ruolo ancora non lo interpreta bene, si scambia con Pinzi come centrale destro ma cambia poco in concreto per il brasiliano. Di nuovo il Bayer sfiora il gol in due occasioni, prima Son perde tempo e si fa ribattere fuori una rete già fatta, poi i tedeschi prendono una traversa su colpo di testa a seguito di un calcio d’angolo. Chi ci prova per l’Udinese è Lazzari che, seppur estraneo dal gioco a centrocampo, cerca qualche spunto più avanti, tira fuori all’80’ e si fa parare il tiro dopo un bel lancio di Pinzi all’86’. La partita finisce qui: qualcuno dei giocatori scambia la maglietta ma a guadagnarci sono i friulani, oggi in anonima maglia blu, visto che il debutto delle maglie ufficiali sarà rimandato ad un’altra partita. Saluto doveroso dei giocatori friulani ai tifosi giunti da lontano, spuntino offerto dalla casa nei pressi dello spogliatoio e poi via di nuovo verso Arta, non prima di aver firmato qualche autografo, Di Natale come dicevamo il più gettonato dai giovani austriaci. La partita ha dato qualche buon segnale soprattutto dagli imprescindibili italiani, i cosiddetti senatori Pinzi, Domizzi e Di Natale abbastanza in forma e concentrati al punto giusto. Delle due formazioni bene Widmer, Silva, Naldo e Pereyra. Quello che è mancato è il centrocampo in entrambi i tempi: Allan bene ma non può fare da regista, Lazzari, Badu e Merkel troppo poco o non sempre precisi, Jadson da rivedere. Chi è apparso fuori forma è Dusan Basta: camminava spesso in campo, indubbie le sue capacità, però per ora non sembra incarnare al meglio la sua più grande dote, la grinta. Da sottolineare che il Bayer Leverkusen comincia il campionato il nove di agosto, quindi è normale uno stato di forma più brillante, ma come si diceva all’inizio, e lo hanno confermato il mister Bortoluzzi (vice di Guidolin) e il direttore sportivo Giaretta, fino al primo gol l’Udinese ha giocato bene e meritava anche il vantaggio. (Giovanni Bellina)
Marcatori: 27’pt Rolfes, 34′ pt Kiessling, 16’st Son
Leno; G. Donati (1’st Hilbert), Toprak, Spahic (1’st Castro), Stafylidis (1’st Boenish); L. Bender (37’st Oztunali), Reinartz, Rolfes; Hegeler (37’st Kohr); Sam (1’st Son), Kiessling (20’st Milik). All. Hyypia. A disp: Cacutalua, Palop, Zenga, Meffert.
Kelava (1’st Pawlowski); Heurtaux (1’st Naldo), Danilo (1’st Coda), Domizzi (1’st Bubnjic); Widmer (1’st Basta), Badu (1’st Jadson), Allan (1’st Pinzi), Merkel (1’st Lazzari), Pasquale (1’st Gabriel Silva); Pereyra (1’st Vydra); Di Natale (1’st Ranegie). All: Bortoluzzi. A disp: Scuffet, Zielinski, Mlinar, Bruno Fernandes.
Arbitro: Hamsic (Austria)