Una giornata che ricorderanno in tanti, la diciottesima tappa del Tour de France 2013, la tappa regina di questa Grande Boucle Gap-Alpe d’Huez (172,5 km). Gloria per il francese Christophe Riblon – primo successo francese quest’anno – della Ag2R-La Mondiale, che è arrivato da solo a braccia alzate, protagonista della fuga da lontano che ha premiato anche l’americano Tejay Van Garderen, secondo, e uno splendido Moreno Moser, terzo. Dietro questi tre coraggiosi protagonisti di giornata, è successo di tutto anche per i big: male Alberto Contador, ma ci sono stati minuti di vero terrore anche per Chris Froome, che a circa 5 km è andato in crisi di fame e per questo motivo è stato staccato da Nairo Quintana e Joaquin Rodriguez, i migliori degli uomini di classifica oggi. La tappa è stata dunque caratterizzata da una fuga da lontano di nove uomini, fra i quali anche Moser che ne è stato splendido protagonista. Infatti il giovane trentino della Cannondale si è tolto la grossa soddisfazione di passare per primo al Gpm dell’Alpe d’Huez al primo passaggio sulla mitica salita. Con lui erano rimasti proprio Van Garderen e Riblon, con l’americano che aveva fatto il ritmo per quasi tutta la salita e Moser bravo a salire con il proprio passo rientrando sui fuggitivi nell’ultimo tratto. Per loro è successo di tutto dopo: Moser ha sofferto sul Col de Sarenne, Van Garderen è stato ostacolato da un problema meccanico, Riblon ha fatto un errore in discesa finendo nel prato. Così si sono presentati insieme ai piedi della “seconda Alpe”: di nuovo Van Garderen è stato il primo a fare sul serio, Moser ha saggiamente scelto di salire con il proprio ritmo mentre Riblon nel finale – quando Van Garderen è andato in netta crisi – ha ripreso e staccato l’americano, andando a raccogliere la vittoria più bella della propria carriera, al termine di una giornata che non dimenticherà mai, con un’esultanza che ha iniziato molto prima del traguardo. La corsa dei big è iniziata nella discesa dal Sarenne, quando Contador e Roman Kreuziger hanno provato un allungo. Per gli uomini della Saxo-Tinkoff però non era giornata, come hanno dimostrato andando presto in difficoltà sull’ultima salita. I protagonisti sono stati Froome, Quintana e Rodriguez: l’attacco è stato proprio della maglia gialla quando ha visto che Contador non stava benissimo, e ancora una volta l’uomo del Team Sky sembrava destinato ad essere il dominatore. Invece, a circa 5 km dall’arrivo ecco la crisi: fondamentale per Froome è stata la presenza di Richie Porte al suo fianco. L’australiano merita un monumento: grazie a lui, il suo capitano ha perso solo un minuto dal colombiano e dallo spagnolo e si è evitata una ‘cotta’ che clamorosamente avrebbe potuto riaprire il Tour. La battaglia però non mancherà negli ultimi giorni per gli altri due posti sul podio, con Quintana che sembra il più in forma. (Mauro Mantegazza)



 

1. Christophe RIBLON (Fra, Ag2R-La Mondiale) in 4h51’32”

2. Tejay VAN GARDEREN (Usa, Bmc) a 59”

3. Moreno MOSER (Ita, Cannondale) a 1’27”

4. Nairo QUINTANA ROJAS (Col, Movistar) a 2’12”

5. Joaquin RODRIGUEZ OLIVER (Spa, Katusha) a 2’15”

6. Richie PORTE (Aus, Sky) a 3’18”



7. Christopher FROOME (Gbr, Sky) s.t.

8. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 3’22”

9. Mikel NIEVE ITURRALDE (Spa, Euskaltel-Euskadi) a 4’15”

10. Jakob FUGLSANG (Dan, Astana) s.t.

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