Il Tour de France è, come sempre, il vertice della stagione del ciclismo internazionale, l’evento che più di ogni altro viene seguito anche da chi non è un grande appassionato di due ruote. Il titolo più prestigioso sarà però messo in palio a Firenze a fine settembre, quando il capoluogo toscano ospiterà i Campionati del Mondo su un circuito che si annuncia fra i più impegnativi di sempre e che sembra dunque disegnato per Vincenzo Nibali. Il capitano designato della Nazionale italiana non è in gara alla Grande Boucle, dove però ci sono 18 ciclisti italiani, dai quali ci si aspetta segnali importanti per conquistarsi – attraverso le prestazioni che sapranno offrire sulle strade francesi – una convocazione per i Mondiali. Abbiamo parlato proprio con il commissario tecnico della Nazionale italiana, Paolo Bettini, che ci ha parlato di cosa si aspetta dal Tour in generale ma soprattutto in chiave italiana verso l’appuntamento iridato: eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussisiario.net.
Più montagne e meno crono: sarà un Tour diverso dal solito? Ogni gara a tappe è a sé. Le variabili sono molte: percorso, uomini in gara, condizioni meteo. Di sicuro sarà un grande Tour de France.
Sarà un duello solo fra Froome e Contador o altri si inseriranno? Spero ci siamo più atleti per creare “bagarre”.
Damiano Cunego può puntare anche a una buona classifica o deve pensare ai successi di tappa? Tra questi atleti che mi aspetto c’è anche Damiano, che può puntare ad un buon risultato.
Cosa possiamo aspettarci dai 18 italiani in gara? Mi aspetto che siano propositivi. Se poi arriva il successo, meglio ancora!
Quali di loro seguirà con particolare attenzione in vista dei Mondiali? L’attenzione è su tutti gli italiani, nessuno escluso!
Come proseguirà poi l’avvicinamento ai Mondiali di Firenze? Siamo già in avvicinamento dei Mondiali. Il lavoro parte immediatamente dopo un Campionato del Mondo per quello dell’anno successivo, con raduni coordinati anche dal Settore Studi della FCI come l’ultimo realizzato a Salsomaggiore Terme, al quale ha partecipato la Nazionale Professionisti insieme agli azzurri Under23 e Junior.
Meglio la Vuelta o altre corse per rifinire la preparazione? Vuelta! Non ho dubbi. E parlo per esperienza… personale! (Mauro Mantegazza)