E bravo Fabio Fognini. Il sanremese evidentemente ci ha preso gusto: è passato pochissimo dal suo primo trionfo nel circuito ATP, e già centra un’altra finale. La Germania deve portargli bene, perchè se allora era Stoccarda adesso si tratta di Amburgo. Siamo sempre sulla terra: è la superficie preferita di Fognini, dove nel 2013 era già arrivata un’insperata semifinale a Montecarlo, soprattutto perchè gli avversari erano di tutto rispetto. Ma anche qui Fabio ha dimostrato di non scherzare: dopo aver battuto per la seconda volta in pochi giorni un ex numero 3 al mondo come Tommy Haas, tornato peraltro a giocare benissimo pur se limitato da un fisico che gli ha dato il tormento per tutta la carriera, nella semifinale di oggi il nostro ha battuto nientemeno che Nicolas Almagro, numero 15 ATP ma a lungo a ridosso e anche nei primi dieci, uno specialista del rosso sul quale ha ottenuto i risultati migliori in carriera (per esempio tutte le finali ATP giocate, 12 vittorie e 6 sconfitte, e tre volte i quarti di finale al Roland Garros). Ma Fabio è in un periodo di forma strepitoso: è salito nuovamente al numero 25 al mondo, e oggi ha ottenuto un’altra finale dopo la vittoria per in un’ora e 49 minuti di gioco. E’ la dimostrazione del fatto che se la mentalità e la concentrazione sono quelle giuste Fognini non teme rivali (naturalmente non vanno considerati i big four che fanno corsa a sè stante). Oggi per lui una partita solida, fatta di due aces e due doppi falli, di una percentuale di prime di servizio sotto il 50% ma di un favoloso 90% sulle palle break salvate, che è poi quello che ha fatto la differenza in una partita dal punteggio così tirato. Fabio non è stato troppo incisivo in risposta, ma è stato comunque in grado di guadagnarsi tante palle break; ne ha convertite appena due, ma sono quelle che gli sono servite per conquistare il primo set. Nel secondo, il fatto che stia giocando alla grande è stato dimostrato da un tie break dominato, nel quale ha lasciato ad Almagro appena un punto. Adesso nella finale di domani Fognini aspetta il vincente della seconda semifinale, appena iniziata, tra Roger Federer e Federico Delbonis. Scontato dire chi spereremmo incontrasse, anche se il Re non è al meglio ed è sulla terra; chissà, forse sognare è leclto.



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