Non si sa se sfoggiare una anomala maglietta del Milan sia stata una trovata del rapper americano Pusha T per attirare su di sé l’attenzione in vista dell’uscita del suo primo album da solista il prossimo 13 agosto. Fatto sta che l’idea di salire sul palco della nona edizione del Brooklyn Hip Hop Festival indossando la maglia numero 3 del club milanese, che fu di Paolo Maldini ma che al posto del cognome del celebre giocatore reca scritto la parola “Camorra”, non è passata inosservata agli occhi di quanti negli Stati Uniti si sono accorti del riferimento alla criminalità organizzata napoletana. Un sito d’Oltreoceano che riporta la notizia crede di vedere nel gesto di Pusha T – al secolo Terrence Thornton – un riferimento a Mario Balotelli, infangato a maggio dalle fantomatiche rivelazioni di un pentito che disse che il calciatore avrebbe spacciato per scherzo a Scampia, che gioca proprio nel Milan anche se con la maglia numero 45. Con ogni probabilità, il gesto è stato qualcosa di dimostrativo da parte del cantante che, come ogni rapper che si rispetti, ha voluto vestire (letteralmente) i panni del “maledetto” e del cattivo ragazzo, provocando l’opinione pubblica. Anche se non è nemmeno da escludere che, non sapendo una parola della nostra lingua, il 36enne sia stato vittima dello scherzo di cattivo gusto da parte di qualche burlone… 



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