Non è stato un buon esordio quello dell’ex tecnico del Barcellona passato a guidare i campioni d’Europa, i tedeschi del Bayern Monaco. Nella Supercoppa di Germania infatti Pep Guardiola è stato sconfitto per 4-2 dal Borussia Dortmund, che si è così preso la rivincita, 63 giorni dopo, della finale di Champions League. Certo per Guardiola il compito non è facile a priori: andare ad allenare una squadra che ha vinto tutto significa che, bene che vada, il tecnico catalano potrà solo pareggiare i risultati ottenuti dal suo precedessore Jupp Heinckes. Certo però è già sfuggito il sogno del Grande Slam, quello che lui stesso aveva centrato nel 2009, appena arrivato alla guida dei blaugrana: vincere tutti i titoli nell’anno solare. Meglio ha fatto il Borussia Dortmund, che con Jurgen Klopp ancora al timone ha scelto la linea della continuità e ha apportato qualche innesto in un gruppo che gira alla perfezione. Si è visto anche ieri: la partita è cominciata subito in salita per il Bayern Monaco, viste anche le assenze di Ribery, Neuer e il grande ex Mario Gotze, mentre Schweinsteiger – apparso decisamente fuori forma – è andato solo in panchina. Assenze però anche nel Dortmund che lamentava quelle del nuovo acquisto Mkhitaryan, di Lukasz Piszczek (in stampelle, a festeggiare poi con i compagni) e con Aubameyang – positivo il suo esordio – inizialmente in panchina. Guardiola ha scelto la “sua” linea: , quando qualcuno si aspettava la riproposizione del 4-2-3-1 vincente dello scorso anno (anche se a tratti era uno schema con Thiago Alcantara che si abbassava tra le linee per prendere palla); modulo che invece ha schierato come al solito Klopp. Il Bayern è andato subito sotto al sesto minuto per via di un errore di Tom Starke, che non ha trattenuto un pallone facile facile: bravo Marco Reus a farsi trovare pronto per la deviazione. Il Bayern comunque ha reagito bene e, dopo aver sfiorato il gol in un paio di occasioni, ha trovato il pareggio con un colpo di testa di Arjen Robben, eroe di Wembley e bravo a sfruttare il cross da destra del solito Lahm. E’ durata poco: nel giro di due minuti il Borussia, decisamente più in forma e concreto, colpiva due volte. Prima con un’autorete spettacolare quanto umiliante di Van Buyten che deviava in tuffo di testa un cross di Gundogan, poi con lo stesso centrocampista di origini turche che trovava un bellissimo destro a giro dal limite dell’area. Finita? Non con il Bayern Monaco in campo: ancora Robben la riapriva girandosi in area e prendendo il tempo a Subotic per la conclusione che beffava Weidenfeller. Era il 64′ e c’era tutto il tempo per rimettere a posto le cose. Ma il Dortmund non perdonava: contropiede letale e Marco Reus, ancora lui, trovava il punto del 4-2 finale su assist di Aubameyang. E’ la quarta Supercoppa per i gialloneri, che agguantano così nell’albo d’oro proprio il Bayern Monaco. Per Guardiola l’avventura inizia male: ora dovrà rimboccarsi le maniche e infondere nuove motivazioni nei suoi.



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