Oggi, presso gli studi televisivi di Sky Sport, dalle 18,45 sarà trasmesso in diretta il sorteggio del calendario della serie A 2013/2014 (clicca qui per le regole). L’inizio del campionato è previsto il 24 agosto, la conclusione il 18 maggio del 2014, giusto in tempo per preparare la Nazionale italiana per i Mondiali in Brasile. Tante regole inserite nel sorteggio, che metterà di fronte le 20 squadre del massimo torneo calcistico. Tanta attesa per un appuntamento che sta diventando importante come una finale di coppa, un derby, un incontro di Champions League: con chi inizierà la propria squadra? Quando sarà il derby? Gli scontri diretti coincideranno con la settimana delle coppe? E soprattutto; si riuscirà a capire chi avrà il calendario più facile? (clicca qui per seguire in diretta il sorteggio del campionato di Serie A) Dirlo in assoluto non è impresa semplice, bisognerà considerare lo stato di forma delle formazioni nel determinato momento della stagione. Intanto, per parlare di questo sorteggio e fare le prime analsi, abbiamo sentito il giornalista di Sky Sport Antonio Nucera. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.



E’ calendariomania: perchè tanta ansia per il sorteggio? Proprio perchè c’è tanta fame di calcio, tanta voglia dopo due mesi di rivedere partite, incontri di campionato.

La giornata dei calendari sta diventato importante come una finale di coppa… In effetti sta diventando un avvenimento, un appuntamento che interessa tutti i calciofili. C’è molta audience, un alto indice di gradimento in questi anni per questa giornata.



Pensa che il calendario decida il campionato? No, fino a quel punto no, ma credo possano essere importanti per tanti fattori, tante cose.

Le partite facili all’inizio possono favorire le grandi? Direi di no, visto che le piccole all’inizio hanno più voglia di far bene da subito e possono fornire prestazioni molto buone. Ricordo ad esempio una Juventus-Reggina di qualche anno fa, dove la formazione bianconera sembrava essere padrona del campo e invece finì 1-1.

Giocare i derby di domenica è per il pubblico o le tv? E’ per il pubblico, ma alla fine le partite hanno sempre un grande seguito, come è successo per la Confederations Cup. Non conta quando si gioca.



E’ cambiato proprio anche il tipo di pubblico, c’è anche quello femminile… Sì, c’è una maggiore diffusione del pubblico femminile a livello televisivo. Il calcio interessa più le donne di quanto facesse un tempo.

Alla fine i calendari di tutte le squadre si compensano? Non è proprio così, visto che ci sono alcune squadre che hanno calendari più difficili e questo può incidere sul loro rendimento.

Nei finali di campionato meglio incontrare squadre senza stimoli o squadre con obiettivi importanti? Meglio incontrare squadre senza stimoli, è più facile raccogliere risultati. Purtroppo in Italia queste formazioni non danno tutto negli ultimi mesi, a differenza ad esempio dell’Inghilterra.

A oggi, calendari a parte, chi è la vera antagonista della Juventus? Direi il Napoli, che ha costruito una grande squadra. La Juventus farà più fatica quest’anno a vincere lo scudetto. La Fiorentina è la favorita per il terzo posto, ma le manca qualcosa in difesa. Attenti invece all’Inter, che con Mazzarri potrebbe fare cose importanti.

E’ da scudetto? E’ presto per dirlo, ma Mazzarri sa lavorare molto bene, ha sempre disputato ottimi campionato ovunque è andato, come con la Reggina con cui recuperò 11 punti di penalizzazione e fece la sua migliore stagione, con un vero e proprio miracolo. (Franco Vittadini)