È in finale nei 200 stile libero. La notizia principale, per noi italiani, in arrivo dai Mondiali di nuoto Barcellona 2013 è questa. Miglior tempo assoluto nelle semifinali, 1’55’78: e pensare che non doveva nemmeno gareggiare, prima che una riunione ieri sera le facesse cambiare idea. E’ la Pellegrini dei bei tempi, quella che cannibalizzava le gare e lasciava le avversarie a guardare la schiuma che si alzava dai piedi che sbattevano furiosamente: ai 150 metri Federica ha girato in quinta posizione, con la finale lontana pur in una frazione più veloce di quella precedente (vinta dalla spagnola Melanie Costa Schmid). Poi il rimontone, fino a vincere la sua frazione davanti a Missy Franklin (che cinque minuti prima aveva ricevuto la medaglia d’oro per i 100 metri dorso e aveva ancora addosso le tossine della gara) e una rediviva Camille Muffat, che ha il quarto tempo. Fuori una deludente, ancora una volta, Femke Heemskerk, e fuori anche Alice Mizzau, che centra il tredicesimo tempo in 1’58”05, lontana quasi un secondo e mezzo dal crono necessario alla finale. “Sono contenta, mi sto divertendo e sarà una grande finale”, questo il commento di Federica che ha poi ammesso di essere sorpresa per il tempo, “a Shanghai non eravamo così forti”. A vederla così c’è margine per il podio e, chissà. anche per la vittoria: è chiaro che la Pellegrini sta bene, e che la decisione di nuotare in questa gara per il momento ha pagato. Appuntamento a domani per la finale, ma intanto bisogna dire che vedremo anche Mattia Pesce nei 50 metri rana (settimo tempo di semifinale) e Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero, mentre Fabio Scozzoli (sempre nei 50 rana) vive un’altra delusione con l’eliminazione già nella batteria del mattino. Nella finale dei 200 metri Ryan Lochte conferma tutte le sue difficoltà ed è solo quarto, dovendo assistere al trionfo semi-anunnciato di Yannick Agnel; mentre nei 100 dorso maschili l’oro è di Matt Grevers, anche questo senza troppi scossoni (argento al connazionale David Plummer). Siccome però questo è il Mondiale dei teenager (anzi: delle teenager), la copertina di giornata, con annesso oro olimpico, se lo prendono ancora una volta Katie Ledecki e Ruta Meilutyte. L’americana, già oro nei 400 stile libero con record del mondo, frantuma un altro primato, quello dei : testa a testa con Lotte Friis, con la quale va in fuga prendendosi, alla terza vasca o giù di lì, cinque secondi di vantaggio su Lauren Boyle (bronzo finale), poi negli ultimi 100 metri l’allungo implacabile. Il abbassa di 6 secondi il record stabilito nel 2007 da Kate Ziegler: impressionante, se pensiamo che la nuotatrice del New Jersey ha 16 anni. Gli stessi di Ruta Meilutyte, che entra in vasca con il passo navigato delle campionesse e domina la finale dei 100 rana stando in testa dall’inizio alla fine e toccando in , cioè ad appena 7 centesimi dal record del mondo stabilito ieri da lei stessa. Argento a Yuliya Efimova, bronzo all’ex primatista Jessica Hardy, altra delusione per Rikke Pedersen che è solo quarta. I lituani in tribuna, chi ha visto la gara lo avrà notato, rispetto alle Olimpiadi di un anno fa sono raddoppiati, perchè adesso le vittorie della ragazza di Kaunas (che però vive, studia e si allena in Inghilterra) non fanno più notizia. La domanda è: si darà anche ai 200, che per ora non ha mai sperimentato? 



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