Quella che sta per iniziare sarà una stagione rivoluzionaria per il Manchester United. Dopo 27 anni, infatti, a maggio ha annunciato l’addio Sir Alex Ferguson, storico allenatore dei Red Devils, e per raccogliere la sua eredità è stato nominato David Moyes, ex tecnico dell’Everton. Un incarico non facile, sia dal punti di vista strettamente tecnico-sportivo sia per tutto quello che significa Ferguson nel mondo dello United. Ecco allora che a Moyes e alla società è venuta l’idea di promuovere Ryan Giggs al ruolo di allenatore-giocatore, per fare l’assistente del nuovo allenatore senza dover smettere di giocare. Giggs, che compirà 40 anni nel prossimo mese di novembre e che milita nella società inglese dall’ormai lontanissimo 1990, agli inizi quindi della lunghissima era-Ferguson. Di certo al gallese, più di una bandiera per il Manchester United, non mancano né le competenze né il carisma per fare da tramite fra la squadra e l’allenatore, con l’obiettivo di vincere l’ennesima Premier League e magari anche di tornare a primeggiare in Europa dopo due stagioni non esaltanti sotto il profilo dei risultati internazionali. Sembra il modo migliore per gestire una transizione che certamente non sarà delle più semplici.



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