Un italiano in finale a Wimbledon dopo ben 26 anni. L’impresa è di Gianluigi Quinzi, che ha raggiunto l’ultimo atto del torneo juniores battendo in semifinale il beniamino di casa, il britannico Kyle Edmund, con il punteggio di . L’ultimo fu Diego Nargiso, che nel 1987 raggiunse – e poi vinse – la finale sempre nel torneo juniores. Una grande soddisfazione per Quinzi, nato a Cittadella il 1° febbraio ma cresciuto a Porto San Giorgio e dunque marchigiano a tutti gli effetti, testa di serie numero 6 del torneo inglese. Gianluigi è arrivato fin qui eliminando nell’ordine il britannico Butler al primo turno, il tedesco Haerteis al secondo, il francese Tatlot al terzo e il serbo Milojevic ai quarti per giungere oggi ad affrontare Edmund senza avere mai perso un set. Una marcia trionfale per l’azzurrino, massima speranza del tennis italiano per gli anni a venire, che è proseguita anche in questa semifinale vinta in modo convincente pur avendola giocata “in trasferta”. L’avvio vede il britannico puntare su un servizio già da “grande”, ad oltre 200 chilometri all’ora, mentre l’azzurro mette in mostra un grande slice. Sul 3-2 per Edmund c’è il primo momento di svolta, quando il marchigiano riesce ad annullare due palle break per l’avversario, raddrizza il game e poi invece opera il break per salire sul 4-3 e servizio, che dà la svolta al primo set. La scena è quasi la stessa anche nel secondo set: parità fino al 3-3, break dell’azzurro che vola via per vincere il parziale e l’intero incontro. La giovanissima carriera di Quinzi è già ricca di soddisfazioni: nel 2012 ha vinto il prestigioso Torneo Bonfiglio di Milano e ha contribuito in maniera decisiva al primo successo dell’Italia nella Coppa Davis Junior. L’anno scorso fu anche semifinalista sull’erba londinese: ora la crescita continua, e l’Italia può tornare a sognare. In finale l’avversario sarà il sud-coreano Hyeon Chung, che ha battuto il tedesco Maximilian Marterer in tre set con il punteggio di 6-7, 6-1, 6-3. (Mauro Mantegazza)