E mentre il sole scalda la penisola, l’Udinese si prepara al suo primo appuntamento ufficiale di questa stagione 2013/2014 in terra straniera. L’avversario è di quelli sconosciuti, i bosniaci del Siroki Brijeg non spiccano certo per la loro notorietà in campo europeo, proprio per questo i friulani dovranno stare attenti a guardare bene in faccia i loro avversari. Il gruppo è scelto, la lista è stata annunciata, la probabile formazione ruota attorno al che ha fatto le fortune del gruppo nel finale di stagione scorsa. Kelava in porta, Hertaux, Danilo e Domizzi in difesa, Basta, Pinzi, Allan e Silva a centrocampo, Pereyra e Zielinsky a sostegno di capitan Di Natale. Bocciato in apparenza Maicosuel, ma probabilmente si giocherà il posto con il giovane polacco fino all’inizio della gara o in alternativa sarà fatto entrare a partita in corso. Il brasiliano è voglioso, sul campo di Imponzo il vice di Guidolin Bortoluzzi gli ha chiesto molto, soprattutto sui calci piazzati, dalle punizioni ai calci d’angolo corti è dentro gli schemi della squadra, sembra improbabile non vederlo giocare. Ha ribadito recentemente la sua volontà di restare e cambiare l’immagine di sé legata in maniera indelebile a “quel” cucchiaio dell’anno scorso contro lo Sporting Braga. Immagini che nel calcio non si cancellano nemmeno col tempo, e forse è giusto così, forse più che cercare di cancellare il Mago dovrebbe cercare di ripartire, ricominciare a divertirsi. Certo, a Udine la presenza di Di Natale non è semplice da gestire, ha faticato anche Sanchez ai tempi a farsi accettare, Torje due anni fa non ce l’ha fatta, Maicosuel fatica evidentemente quando in campo c’è il capitano. È esigente il bomber friulano, lo sanno i suoi compagni di lunga data, si arrabbia, si lamenta, ed è questa la sua forza, si chiama determinazione ed è quella che lo ha portato così in alto nella storia del calcio italiano, punta ai 200 gol in campionato quest’anno, speriamo che parta già da questa sera anche se in Europa League. Anche quest’anno la squadra è costruita attorno a lui; Muriel, talento indubbio, è ancora solo un’alternativa al quasi trentaseienne napoletano, anche lui avrà spazio durante la gara ma per ora Guidolin vuole studiare l’avversario. La partita di Bergamo ha acceso qualche campanello d’allarme, lo scorso anno l’arma in più fu la difesa, ora qualche gol subito di troppo (9 in tre amichevoli) sta preoccupando i tifosi friulani. Preoccupa quelli che seguiranno la squadra in Bosnia, circa duecento, e preoccupa quelli che stanno ancora aspettando che il gioco dei diritti Tv dia un verdetto e un vincitore, si perché nessuna rete televisiva per ora trasmetterà la partita, ne a pagamento ne tantomeno in chiaro. Sono delusi di questo i tifosi friulani, la legge dei grandi numeri di cui parlavamo un paio di settimane fa penalizza ancora l’Udinese, il gioco del calcio è strettamente legato ai soldi che porta e che fa girare, ma chi ci smena è sempre il tifoso. A proposito di far girare: continua nel frattempo la distribuzione quasi evangelica di giocatori in esubero. Essendo quasi 40 i giocatori in ritiro ad Arta Terme star dietro a tutti gli spostamenti è abbastanza difficile, anche perché manca un mese alla fine del mercato. Le notizie su cui concentrarsi sono due, una risale ai primi di luglio ma è passata sotto il naso di molti senza essere commentata: l’Hercules, squadra spagnola di Segunda Division ha assunto come direttore sportivo Quique Piña, presidente del Granada di proprietà dei Pozzo, altra squadra quindi da sfruttare per esuberi eccessivi della società. La seconda notizia rischia di essere un altro colpo geniale, a Granada infatti è quasi ufficiale l’acquisto di un calciatore che ha ben fatto nei Mondiali Under 20 con il Ghana: Clifford Aboagye, votato come terzo miglior giocatore del torneo appena concluso dietro a Pogba e a Nico Lopez (appena arrivato sotto le amorevoli cure di Guidolin). Non si sa se il centrocampista africano calcherà mai il campo di Udine, ma è una nuova riprova di un reparto scouting sempre una spanna avanti a molte ben più blasonate squadre. Ma questo è il futuro, il presente si chiama Siroki, e i bianconeri (finalmente con la maglia ufficiale?) intendono partire alla grande: rispettarli sì, ma passare il turno è d’obbligo. A domani la prima tappa di questa nuova avventura appena cominciata quest’anno, la rifinitura in programma stasera al Bilino Polje Stadium di Zenica, la partita alle . (Giovanni Bellina)



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