Continuano ad ottimo ritmo i Mondiali di atletica a Mosca. Ieri sono stati assegnati sei titoli, e oggi si è cominciato subito con la 20 km di marcia femminile, disputata nel primo mattino. Cominciamo dunque dalla notizia di più stretta attualità: trionfo russo in questa gara di fatica, con la campionessa olimpica Elena Lashmanova medaglia d’oro davanti alla connazionale Anisya Kirdyapkina. Anzi, sfuma solo all’ingresso nello stadio la sensazionale tripletta, a causa della squalifica di Vera Sokolova, che porta sul podio la cinese Hong Liu, che prende la medaglia di bronzo. Molto brave anche le tre azzurre, con la veterana Elisa Rigaudo quinta, Eleonora Giorgi decima e Antonella Palmisano tredicesima. Ottima prestazione di squadra che conferma la nostra grande tradizione nella marcia, anche se è mancato l’acuto per il podio. Tornando a ieri, in copertina ci va la vittoria di Shelly-Ann Fraser, che con l’ottimo tempo di 10”71 regala alla sua Giamaica anche i 100 metri femminili: successo indiscutibile, le altre hanno lottato per l’argento con l’ivoriana Murielle Ahoure (10”93) precedere la statunitense Carmelita Jeter (10”94). Resterà memorabile il clamoroso epilogo dei 400 metri femminili, con la grande favorita Amantle Montsho (Botswana) che si è fatta beffare proprio sul traguardo dalla britannica Christine Ohuruogu: per le due atlete stesso tempo al centesimo (49”41), ma il foto-finish ha premiato la rimonta della Ohuruogu. Altra finale attesa era quella del salto con l’asta maschile, atteso “derby” franco-tedesco che alla fine ha visto trionfare la Germania con la medaglia d’oro di Raphael Holzdeppe (primo iridato di colore nell’asta, adottato da una famiglia tedesca subito dopo la nascita) e anche il bronzo di Bjorn Otto, mentre alla Francia resta l’argento di Renaud Lavillenie, il dominatore dell’asta negli ultimi anni al quale però sfugge ancora una volta il titolo iridato all’aperto, unico che gli manca. Stavolta gli tocca la beffa della stessa misura (5.89), ma fatta alla terza prova mentre Holzdeppe ci era riuscito subito. In chiave italiana, ieri dovevamo seguire soprattutto la finale del lancio del martello maschile, dove l’eterno Nicola Vizzoni (39 anni) ha ben figurato arrivando settimo con la misura di 77.61, sua migliore dell’anno, nella gara vinta dal polacco Pawel Fajdek, astro nascente con i suoi 24 anni, che lo rendevano il più giovane fra i finalisti, e con un eccellente 81.97 ha battuto il veterano ungherese Krisztian Pars e il ceco Lukas Melich. Nei 110 ostacoli ecco la doppietta statunitense, con David Oliver che centra la medaglia d’oro con il tempo di 13”00, miglior prestazione mondiale stagionale che gli ha consentito di battere il connazionale Ryan Wilson e il russo Sergey Shubenkov. Infine, il getto del peso femminile ha visto l’ennesimo trionfo di Valery Adams, la neozelandese che ormai da molti anni domina la specialità e che raggiunge quota quattro titoli iridati con la misura di 20.88. (Mauro Mantegazza)



 

Uomini

110 ostacoli

1. David Oliver (Usa) 13”00

2. Ryan Wilson (Usa) 13”13

3. Sergey Shubenkov (Rus) 13”24

Asta

1. Raphael Holzdeppe (Ger) 5.89

2. Renaud Lavillenie (Fra) 5.89

3. Bjorn Otto (Ger) 5.82

Martello

1. Pawel Fajdek (Pol) 81.97

2. Krisztian Pars (Ung) 80.30

3. Lukas Melich (Cec) 79.36



Donne

100 metri

1. Shelly-Ann Fraser (Giam) 10”71

2. Murielle Ahoure (Civ) 10”93

3. Carmelita Jeter (Usa) 10”94

400 metri

1. Christine Ohuruogu (Gbr) 49”41

2. Amantle Montsho (Bot) 49”41

3. Antonina Krivoshapka (Rus) 49”78

Peso

1. Valery Adams (Nzl) 20.88

2. Christina Schwanitz (Ger) 20.41

3. Gong Lijiao (Cin) 19.95

20 km marcia (oggi)

1. Elena Lashmanova (Rus) 1h27’08”

2. Anisya Kirdyapkina (Rus) 1h27’11”

3. Hong Liu (Cin) 1h28’10”

 

1. Stati Uniti 3-2-1

2. Russia 2-1-2

3. Giamaica 2-0-1

4. Gran Bretagna 2-0-0

5. Germania 1-2-1



6. Etiopia, Kenya 1-1-1

8. Croazia, Nuova Zelanda, Polonia 1-0-0

11. Francia 0-2-0

12. Cina 0-1-2

13. Botswana, Costa d’Avorio, Italia, Nigeria, Ungheria 0-1-0

13. Canada, Cuba, Giappone, Rep. Ceca, Serbia, Spagna 0-0-1